L’esperienza della pandemia che abbiamo vissuto e dobbiamo vivere mette vivacemente in crisi l’economia sulla quale si ripercuotono anche necessità e difetti della sanità, inevitabilmente stressata nella sua funzionalità. Si sono determinati infatti interruzioni o gravi rallentamenti nel servizio sanitario pubblico, meno (specialmente nelle prestazioni più remunerative) nel privato. Questa è constatazione comune in chi è dotato di un minimo d’attenzione o in chi per necessità deve usufruire delle strutture dedicate al recupero o al mantenimento della salute.
Ci si trova in una situazione tale per cui alla sanità pubblica resta l’onere di occuparsi dell’esercizio sanitario più costoso, meno remunerativo, ma più importante per la vita, per la qualità del vivere, per la durata del vivere per cui i dati statistici rivelano che, oltre ai morti diretti provocati dal Covid-19, si hanno e si avranno i morti per terapie rallentate o addirittura sospese per le altre patologie, sempre presenti nel quadro dell’esistenza. Per inciso c’è da tener presente che la sanità privata non può occuparsi di certi aspetti delle patologie, per la sua caratteristica di essere legata alla necessità di un sicuro risultato economico, che deve assolutamente rispettare, ma che resta un suo pesante difetto quando si cade nella mera speculazione, perpetrata a spese della sanità pubblica che si vede togliere capitali che avrebbero potuto essere a lei destinati.
Ritornando all’andamento delle patologie: da nuovo studio fatto dall’OMS c’è la conferma dello squilibrio creatosi dall’aver dovuto dare più spazio all’aggressivo Covid-19 penalizzando le altre patologie, per cui si è avuto e c’è un aumento di pazienti indifesi e trascurati purtroppo nel 90% dei paesi del mondo. Noi in Italia non siamo nel 10% dei fortunati ed anche nella nostra città il fenomeno è ben evidente.
Come detto, economia e salute sono strettissimamente connesse per cui tutti ne diventiamo responsabili anche nei nostri comportamenti privati. La somma dei nostri errori o dei nostri comportamenti virtuosi influisce sugli andamenti, sulle caratteristiche positive o negative della vita collettiva, come viene evidenziato dallo studio delle statistiche che vengono efficacemente realizzate ai nostri giorni. Facendo il mio piccolo dovere salvo vite umane (?)…… con l’uso della mascherina salvo vite umane: la mia e quella degli altri. Ugualmente se mi lavo le mani. Se non mi ammalo di Covid-19 arricchisco il mio paese, non incremento la spesa sanitaria. Mi ammalo di Covid? Ci rimette il mio fisico, rischio di far ammalare altri (tra cui i miei cari), depaupero il bilancio sanitario, non posso dare il mio contributo al mondo del lavoro, creo problemi nel luogo dove lavoro. Quando sono in salute il mio contributo risulta essere importantissimo in tutti i molteplici aspetti della vita collettiva della mia città.
Mondo della Sanità: intrigante e affascinante tema simile ad un diamante dalle numerosissime sfaccettature che non si finisce mai di studiare dal punto di vista sociale, scientifico, inevitabilmente economico e altro. È giusto che ci siano sempre studi, ricerche, confronti, collaborazioni. È troppo importante per la vita per cui ecco la necessità assoluta di avere il giusto equilibrio nell’affrontare le ricerche, nel rispettare i costi e nello stare lontani dalle speculazioni economiche (come detto) ma soprattutto da quella politiche.
Questa pandemia colpisce i polmoni e si muore di polmonite più facilmente se si hanno altre patologie associate, come accade negli anziani; ma anche se sei giovane puoi morire! Gli studiosi dicono che i polmoni non tornano più ad essere come prima: diventano fibrosi. Se sei un atleta puoi essere finito!
Facciamo gli spiritosi: questa pandemia colpisce il lavorio dei cervelli di tutti, visto come non sappiamo risolverla? Insistiamo a passare da una contraddizione all’altra. Un esempio: qualcuno propone di limitare la quarantena a sette giorni. Ma già all’inizio ci si era accorti che ci si ammalava anche dopo venti giorni dal contatto…. e adesso decidono sette giorni. E perché si gioca su multipli di sette? Perché sette ” mena buono”? Eh no, la settimana è di sette giorni. Ma allora è stato fatto un calcolo economico e non scientifico! Ma siamo matti? Ecco che il virus ha colpito i cervelli! Quarantena di sette è un azzardo? Una scommessa o una necessità?
Là dove dicono che ci sia il benessere del libero mercato, quando guarisci da Covid-19 ti può arrivare a casa una fattura di un milione. Se non sei morto prima, muori ora d’infarto. E può capitare che non ci sia più la possibilità di crearti una copertura assicurativa se ti sono rimaste delle conseguenze permanenti. Viene naturale chiederci: un malato di Covid-19, sia a casa che in Ospedale, quanto effettivamente costa? La Sanità economicamente è sempre una sconfitta? Forse potrebbe essere una vittoria se si sapesse viverla come un servizio, anche nella privata pur con tutti i suoi limiti, ma il concetto di essere “un servizio” ha valore in tutti gli aspetti della nostra vita, nei lavori, nelle professioni di tutti.
L’esperienza insegna anche che il successo lo ottieni se sai vivere questa realtà: saper fornire, saper fare un servizio con vantaggio di tutti.
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