Con tanti saluti Caja lascia Varese. Tanti o pochi è un po’ tutto da vedere. Anche perché pare che la questione che ha rotto i suoi rapporti con la Città giardino sembra più che altro conseguente non a fatti sportivi ma personali.
Si diceva di saluti.
Tutto sommato non destinargliene alcuno parrebbe anche egoista posto che senza brillare magari eccessivamente ma qualche cosa di buono il partente ha pure lasciato nel corso della sua avventura prealpina. Insomma qualcosa di buono si è visto e qualcosa di non imputabile all’allenatore ma anche al resto di una squadra che i miracoli non era certamente in grado di fare.
Quando arrivò Caja le cose non erano entusiasmanti e non entusiasmanti sono rimaste in sua presenza senza però precipitazioni.
Staremo a vedere ora cosa potrà fare il nuovo arrivato Bulleri che per parere di chi scrive è dotato di una certa discreta quota di valore ma pari più o meno a quella che era di Caja al momento di andarsene. Il fatto è che ci si è sempre dovuti levare dalle difficoltà con una squadra a tratti piacevole e a tratti per niente. Nell’ultimo campionato forse la classificazione più valida dovrebbe essere la seconda in cui si è reso poco forse per colpa di tutti forse per colpa di nessuno, fatto sta che la classifica ha piuttosto parlato male dei biancorossi.
A questo punto anche per Bulleri la situazione sarà la stessa: grandi nomi non se ne sono sentiti e bisognerà vedere cosa il campo saprà dare.
Sarebbe un vero peccato se le cose dovessero andare male o quantomeno meno bene di quanto sia stato fatto fino ad ora. I tifosi locali un po’ di soddisfazioni le meritano. Lasciamo da parte le gigantesche dei tempi, ma qualche bella voglia di applausi e di sorrisi sulle labbra sarebbe proprio utile vederla apparire.
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