Nella società in cui viviamo ci sono molte luci, anche forti, che ci seducono, e molti si lasciano attrarre… La via più trafficata non è quella di Cristo, ma è quella che porta ai luoghi del commercio e del divertimento, di giorno e di notte… Gesù avverte di non coprire una lampada accesa con un vaso, col rischio di non vedere più niente. A cosa si riferisce Gesù?
Forse parla di tutti gli ostacoli che noi mettiamo alle sue numerose grazie: i nostri peccati, la nostra pigrizia, il nostro “io”, le nostre paure, i nostri imbarazzi a dire apertamente di essere suoi amici e discepoli. Sono le nostre paralisi nel pregare serenamente con atteggiamenti di devozione davanti ad altri, per timore di essere derisi o di essere giudicati esagerati.
I momenti di sconforto sono tanti e, a volte, ti chiedi se tutto ciò abbia un senso: nessuno ti ascolta, ti guardano come se fossi uno che vive fuori dal mondo o che non si rende conto della realtà… La cosa triste, che fa più male, è scorgere che a guardarti quasi con compassione sono le persone che dicono di amare il Signore.
Proviamo però a vederla così: come la torcia è indispensabile in una grotta buia, così è la luce di Cristo. Infatti, Gesù in croce, in cima al Golgota, è la nostra lampada, capace di illuminare la nostra vita e il cammino verso di Lui. Le braccia spalancate fanno pensare a… un candelabro che manda luce!
La Parola di Dio è la lampada che deve rimanere sempre accesa nel nostro cuore, e l’unico modo per alimentarla è la preghiera costante e fiduciosa insieme ai sacramenti che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Chiediamo a Dio di rafforzare ogni giorno la nostra fede, chiediamogli di darci nuovi occhi per vedere la vera Luce; la sua luce che dà forza, coraggio, gioia, sicurezza…
Ma stiamo all’erta, perché noi potremmo anche cercare di nascondere le nostre miserie, le nostre cattiverie, i nostri egoismi, le nostre infedeltà, i nostri tradimenti… ma a Dio nulla sfugge: se utilizziamo bene le sue grazie, Lui ce ne concederà altre di maggior valore; ma se – al contrario – non vigiliamo e non facciamo qualche sforzo per tenere la luce accesa, ne avremo una grande perdita spirituale e perderemo anche quello che siamo convinti di avere. Dio ci mette un attimo a toglierci ciò che ci ha dato! Come ci mette un attimo per risolvere ogni nostro problema quando decide che è venuto il momento di cambiare il nostro pianto in gioia!
Ascoltiamo la sua Parola, approfondiamola, proviamo a metterla in pratica. Diventeremo anche noi, con l’aiuto del Signore, una piccola fiaccola e potremo essere un punto di riferimento per gli altri, con le parole, ma soprattutto con la vita!
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