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Opinioni

ALBERI E NICCHIE

FRANCESCO SPATOLA - 17/07/2020

respiroIn quest’estate di faticosa ripresa che si vorrebbe post-COVID, ma con tutti i condizionamenti persistenti per il virus che circola ancora, le rassegne culturali cittadine rappresentano un importante segnale di riscossa, sia per gli artisti in scena sia per la stessa città che li ospita. Uscire dagli “arresti domiciliari” del lockdown e godersi la libertà di esprimersi creativamente per gli uni, di gustarsi uno spettacolo dal vivo per gli altri, è una vera boccata d’ossigeno dopo mesi di soggezione coatta alle più varie realtà virtuali. È l’evadere dalle più o meno comode nicchie domestiche, dove eravamo costretti a rintanarci.

È tornare a respirare non solo a pieni polmoni ma anche con la mente ed il cuore, specialmente se le rassegne sono all’aperto, come per l’Estate Varesina, che il Comune è riuscito a far decollare dopo settimane di consultazione con gli operatori culturali cittadini, recuperando e salvaguardando attività che più di altre hanno subito il blocco del distanziamento sociale, sia per gli artisti che per il pubblico: dal teatro alla musica, dal cinema alle conferenze sino all’opera lirica, tra la Tensostruttura e gli altri spazi dei Giardini Estensi, il Sacro Monte, le ville ed i parchi cittadini, sono tornate a fiorire come bellezza nella bellezza, occasioni di proposta e di fruizione di qualità della vita, nella città che sui valori naturalistici e paesaggistici ha costruito e definito la propria identità; e che nel piano programmatico comunale per la cultura Varese & Natura ha individuato in quei valori i principali fattori di attrazione.

Dai primi eventi già organizzati da inizio luglio, l’immediato successo presso la comunità cittadina fa capire che ad essere protagonisti di questa rinascita della cultura a Varese non sono solo gli operatori culturali ma gli stessi cittadini: senza il pubblico lo spettacolo non esiste, non può nemmeno essere pensato, perché esiste solo nello scambio tra artista e spettatore, nella reciprocità degli stimoli a far vivere l’evento culturale, a testarne e confermarne il valore, ed è la buona risposta del pubblico a denotare se la cultura in città è ancora viva ed attiva, se c’è un desiderio comune alla base, da cui gli artisti si sentono provocati ed a cui corrispondono.

Lo sta dimostrando in particolare una rassegna del tutto nuova per Varese, partita domenica scorsa per accompagnarci sino a metà settembre: con la denominazione eloquente di “Teatro Natura” ed il titolo indicativo “Il respiro e la maschera“, oltre venti artisti varesini con le rispettive associazioni – praticamente, quasi tutti i professionisti presenti sul nostro territorio – propongono una rassegna teatrale comune presso i 7 parchi comunali, con 17 spettacoli nell’arco di 10 settimane, alla domenica con 2 repliche di un’ora circa, alle 16.30 ed alle 18.30.

Gli spettacoli sono sostenuti economicamente dal Comune di Varese e sono gratuiti, con una varietà di offerta rivolta eminentemente alle famiglie, adulti e bambini, e realizzati fisicamente sotto gli alberi monumentali che più caratterizzano i parchi cittadini, ispirati a quegli stessi alberi: sono infatti testi teatrali creati ex novo, appositamente per quel luogo e quegli alberi e quel pubblico che vi parteciperà. Favole moderne che si richiamano spesso allo spirito di Gianni Rodari, grande scrittore nostrano di cui ricorrono nel 2020 sia il centenario della nascita che il quarantennale della morte, e che ha dimostrato in tutta la sua opera come fantasia ed immaginazione creativa siano doti comuni, accessibili a tutti ed in grado di unificare produttori e fruitori di cultura.

Un’interrelazione che attraversa tutti gli spettacoli della rassegna, e che ha creato uno spirito comune tra gli stessi artisti che l’hanno prodotta. Per la prima volta, associazioni teatrali che avevano sempre cercato ciascuna individualmente il proprio spazio di mercato, si sono incontrate e ritrovate unite dall’obiettivo comune della rinascita culturale varesina, ed hanno concordato un programma su temi condivisi, sviluppando creativamente i valori del territorio secondo i rispettivi talenti.

Una convergenza programmatica che ha riscontrato condivisione anche metodologica ed organizzativa, ridimensionando le differenza ed adottando una prospettiva di cooperazione anziché di concorrenza. Insieme è stato accettato il budget finanziario limitato che il Comune era in grado di sostenere, e la suddivisione tra gli operatori è stata paritaria: dedotte per ciascuno le spese, organizzative e di personale, il resto è stato suddiviso in modo egualitario, prescindendo da chi fosse più o meno famoso, più o meno di successo.

Una condivisione che rappresenta una forma di volontariato civico da parte di artisti professionisti, al di là di quanto normalmente rappresenterebbe il rispettivo cachet. Ed una disponibilità creativa che ha superato d’un balzo tutte le divisioni del passato, e creato finalmente – nell’occasione – un unico circuito di produzione e distribuzione teatrale. Un piccolo miracolo, perchè la tradizione negativa del territorio varesino è sempre stata quella delle aree ristrette, delle “nicchie”, sia come associazioni e operatori culturali sia come pubblico. Ciascuno con il suo giro, senza interscambi e senza quel potenziamento espansivo, di attività e di pubblico (e quindi di mercato), che mettersi insieme per fare massa critica consentirebbe.

Ma questa volta, grazie agli alberi ispiratori (e sotto spinta COVID), il tabù delle nicchie è stato infranto. Dal punto di vista delle politiche culturali comunali, è un esito estremamente favorevole e positivo, sia per la coerenza con il piano Varese & Natura sia ancor di più per il superamento di un limite storico delle attività culturali cittadine. Una rondine (estiva) che farà primavera nel futuro?

Il programma specifico al link: https://www.facebook.com/vareseteatronatura, e più ampiamente al link: http://www.vareseinforma.it/wp-content/uploads/2020/07/EVENTI_2020_compressed.pdf.

Francesco Spatola, Presidente Commissione consiliare Cultura del Comune di Varese

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