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Società

SUSSIDIARIETÀ MOTORE DELL’ECONOMIA

CARLA TOCCHETTI - 13/04/2012

Non passa giorno che non ci si chieda, di questi tempi, se esistono uomini e donne capaci di cambiare in meglio questo momento così difficile della nostra storia. Una testimonianza circostanziata agli ultimi centocinquant’anni, positivissima, prova a darla la mostra “150 anni di solidarietà – Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”, che documenta come quel preciso valore sociale possa veramente cambiare il corso degli avvenimenti e ridisegnare il futuro di una nazione. Unità e pluralità, secondo Benedetto XVI, sono valori che si arricchiscono mutuamente se vengono tenuti nel giusto e reciproco equilibrio; e due principi che consentono questa armonica compresenza sono quelli di sussidiarietà e solidarietà… una vera e propria lezione di vita oltre che etica.

Una imperdibile “mostra nella mostra” sono quei dodici pannelli costruiti su esempi varesini del principio di sussidiarietà, frutto della ricerca di alcuni giovani della Consulta Studentesca Provinciale rimasti colpiti dalla edizione “nazionale” dell’esposizione già presentata allo scorso Meeting di Rimini. Guardando all’esperienza di tante figure del nostro territorio che si sono trovate ad affrontare in passato periodi tremendi – pensiamo al dopoguerra – questi ragazzi ci vogliono trasmettere il messaggio che attraverso la condivisione delle difficoltà altrui, sia di educazione, che salute, o emancipazione sociale e lavorativa, sono potute nascere e prosperare risposte concrete ai bisogni della comunità intera.

Cooperative sociali, Banchi di Mutuo Soccorso, Associazioni e Fondazioni, Casse Popolari, Scuole, Collegi, nati per opera di benefattori illuminati, la solidarietà varesina affonda le sue radici nel tempo e ancora oggi sono visibili i suoi frutti. Fra i tanti viene ricordato anche don Carlo Sonzini, fondatore del coraggioso giornale “Luce!” che amava occuparsi dei più fragili, polemizzando anche con il regime fascista. Aveva a cuore soprattutto il destino delle donne, che nei primi decenni del ‘900 erano sottoposte a soprusi e violenza con lo spettro di essere licenziate senza preavviso e di finire sulla strada. Fu don Sonzini a volere per loro un ostello, un rifugio dove potessero trovare educazione ed emancipazione: l’istituto delle Ancelle di San Giuseppe.

Risposte preziose e necessarie quindi, che mettono in gioco l’individuo, e tanti individui tutti insieme, a prezzo di importanti sforzi umani ed economici personali, associativi. Soluzioni che i governi devono rispettare ed incoraggiare in quanto nati dalla libertà di espressione e dal volere della gente. Azioni sostenute da valori etici sociali, ma che possono attivare lo sviluppo concreto ed il futuro economico della nazione. Entusiasmante, sentirselo dire da questi nostri giovani!!

Si può visitare la mostra al piano nobile della Camera di Commercio in piazza Montegrappa a Varese, nella sala Campiotti che ospitò il saluto del Presidente Napolitano agli imprenditori varesini, fino al 16 aprile 2012. Per tutto il tempo saranno presenti giovani studenti, che accompagneranno il visitatore. Fatevi raccontare qual è il significato della mostra: sono tante le persone che, pur in periodi difficili, hanno perseverato con grande positività nel seguire le proprie inclinazioni e convinzioni, e sono riuscire a costruire, rimboccandosi le maniche, un futuro migliore per tutti.

Orari di apertura:

Sabato e lunedì dalle 8.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. Domenica dalle 9.00 alle12.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Per gruppi o visite guidate chiamare il cell. 338 3248249 (nelle ore pomeridiane), oppure scrivere a elena_caserini@yahoo.it

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