Tanto il lavoro per la Figc impegnata in una sorta di Olimpiade degli scacchi viste e considerate le movimentazioni che ha effettuato con lavoro piuttosto impegnativo.
Tra tanti non che ridono altri piangono per tristezza. Nella sostanza si è percorsa una scacchiera lunga tutto quanto lo stivale che è per quanto ci riguarda solo relativa al bianco blu della Pro Patria.
Dopo essere rimasta incerta come decisione ha subìto anche lei la sua soccombenza.
Dunque, per quel che ci riguarda tutto sparisce come il verde delle nostre montagne, dei nostri laghi e fiumi.
Il resto – cioè quel che conta a livelli superiori – lo staremo a vedere definitivamente dopo la decisione in Coppa Italia.
Il tutto come espletamento lasciava benissimo a situazioni più o meno pericolose ma quanto meno utilizzabili.
Del resto a “perdere” saranno solo il pubblico (e i soldi) ma decisione unica e necessaria per evitare guai.
Non sarebbe stato proprio il caso di rafforzare i danni già causati dalla sua maestà il “lurido virus”.
Quanto a gioco sinora visto in Coppa Italia non pare proprio il caso di esaltarsi. Quale sia stato l’effetto – mancanza di pubblico o quel che si vuole – il gioco è stato tutto meno che esaltante tendente più a non prenderle che a darle.
Spettacolo mediocre sia per la Juve come per il Milan sia per il Napoli che l’Inter.
Che poi la colpa sia da attribuire alla mancanza di pubblico o altro si è, comunque, avuto più la sensazione di partitelle di allenamento.
Vero che i risultati erano più da curare che non da valorizzare ma resta il fatto che – è il caso di ripeterlo – nulla di particolarmente interessante si è visto: gioco cautelativo e basta.
Attendiamo per il resto. Soprattutto sperando in un campionato un po’ più interessante.
Poca differenza tra il rifugio attuale per poter giocare al calcio e quello di poter fare gli esami scolatici.
Il tutto discretamente massacrato.
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