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Urbi et Orbi

GRAZIE AL COLIBRÌ

PAOLO CREMONESI - 29/05/2020

bancoCome tutti i Banchi Alimentari, anche quello di Roma e Lazio è sotto stress. L’emergenza Covid-19 ha fatto aumentare le richieste di cibo almeno del 30 per cento. Ma, per fortuna o per grazia, le donazioni straordinarie non sono mancate. Come quella del comico Maurizio Battista e dei suoi amici dell’associazione “Il colibrì”.

Romano verace del quartiere San Giovanni, Battista ha aiutato per molti anni il padre nella gestione del bar di famiglia. Di origini ciociare, ha iniziato a fare cabaret nel 1978 andando ad ingrossare le fila di quegli artisti capitolini che non rinnegano le loro radici popolari come Eros Ramazzotti del comprensorio Lamaro. Eloide del Quartaccio, il rapper Danno del Quadraro.

“Nel mondo dello spettacolo – ci racconta in videochat in una pausa del suo nuovo programma in tv Poco di tanto’- sono un anarchico. È un mondo dell’apparenza, mentre io sono uno che vuol fare. E fare significa impegnarsi”. Battista è un fiume in piena. La sua schiettezza vince ogni nordico preconcetto e conquista grazie ad una sincerità nata sul campo. “È facile mettersi a suonare la chitarra su un balcone -prosegue- ma quando vieni a sapere delle tante famiglie messe in ginocchio da questa pandemia, cosa fai?”.

Detto, fatto. Con un gruppo di amici decide di dare vita ad una Associazione e di acquistare generi alimentari da donare al Banco presso un supermercato di via del Serafico. Il direttore del punto vendita, si coinvolge nel gesto e offre un ulteriore sconto. Così in poche settimane i mezzi del Banco, allertati da una email inviata dallo stesso Battista, vanno al punto vendita per ritirare i prodotti e portarli al magazzino centrale di Aprilia, dove vengono distribuiti alle oltre 400 strutture caritative che assistono 85mila poveri nel Lazio.

L’associazione di Maurizio Battista si chiama ‘Colibrì’. La scelta del nome, suggerita dall’amico Simone Cristicchi, nasce da un’omonima favola per bambini: a causa di un incendio nella foresta gli animali scappano e, nella fuga, incontrano un colibrì, che invece si dirige verso le fiamme con una goccia d’acqua nel becco. Leoni, rinoceronti, giraffe lo prendono in giro ma il colibrì replica: «Voi fate quello che volete, io faccio la mia parte». In questo modo sono stati raccolti più di 20mila euro diventati cibo.

“L’ho fatto per egoismo -prosegue spiazzante il comico- perché fare del bene mi fa stare bene. La carità contagia e sono sempre soldi spesi bene”. Non gli si può certo dare torto scorrendo i commenti dei donatori che vengono ospitati nella pagina Facebook dedicata all’iniziativa: «Mi sono commosso!» scrive uno, «Vedere queste cose mi fa stare bene», aggiunge un secondo. Oppure: «Grazie Maurizio, perché ci hai dato questa occasione».
La maggior parte delle donazioni sono di poche decine di euro e alcune anche sotto i 10. In tanti però hanno voluto testimoniare la loro vicinanza a chi è in difficoltà a causa dell’emergenza”. La cosa che più mi ha rallegrato -aggiunge il cabarettista- è che molti non si sono sentiti più soli. Perché nel dramma la solitudine ti strangola”.

A tutti i 350 donatori Battista ha regalato due biglietti per i prossimi spettacoli, quando potranno riprendere. Tra i tanti che hanno aderito all’invito del comico. colpisce questo messaggio: «Maurì, posso solo questo che so’ pensionata. Ma questi 5 euro te li do dal cuore, grazie». Core de sta città.

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