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Garibalderie

AUSPICIO PROPOSITIVO

ROBERTO GERVASINI - 29/05/2020

fase2La Fase 1 del Covid 19 è stata archiviata e se “Conoscere per deliberare” è un motto ricorrente per le orecchie di chi ascolta Radio radicale, quello che potrebbe essere adottato oggidopo settimane di arresti domiciliari in regime di41bis è “Deliberare senza conoscere”. Non sappiamo quanti sono gli infetti, da dove viene il virus, quanto dura l’incubazione, quando ci sarà un vaccino e se i defunti sono il doppio od il triplo di quelli dichiarati. Chi si è fidato dei numeri estratti dalla Protezione Civile e li ha rigiocati al Superenalotto ha avuto fortuna.Angelo Borrelli dopo venti giorni consecutivi di conferenze stampa avrebbe potuto recitare la parte del marziano a Roma di Flaiano e farci ridere ma, purtroppo,come si teme, andrà tutto bene.

Aperti gli “stabielli” anche chi scrive è fuggito lontano da casa, tentando timorosiapprocci con amici, amiche e conoscenti,anche per raccogliere impressioni in diretta; il bilancio è stato sorprendente. Occorre tempo: alla domanda “Come stai?” non di rado segue una risposta mortifera con un dettagliato elenco di tutti i guai fisici ed esistenziali dell’interlocutore per poi proseguire con quelli dei vecchi genitori se sono ancora in vita; dei figli; dei fratelli; ed alla fine del coniuge nel caso in cui sia già stato scontato perlomeno il primo ventennale ergastolo matrimoniale.

Capita non di rado di avere invece risposte fulminanti: “Come stai?”, “Benissimo “.

All’ elenco dei malanni si sostituisce quello di fatti e sentimenti, di positive considerazioni, di romantici agganci al passato.

È il silenzio, questa nostalgia del silenzio scomparso dalle nostre vite frettolose e sguaiate che sorprendentemente fa da protagonista tra coloro che sono anziani; il silenzio, poco apprezzato perché diffuso durante gli anni della gioventù, coi sui rumori del vento, del canto degli uccelli, del ronzio degli insetti; quel silenzio che avvolge quando solo e pensoso…i più deserti campi…vai misurando.

Alain Finkielkraut, il più anticonvenzionale dei filosofifrancesi, parla del silenzio rinato dal confinamento impostoe delle notti insonni e propone una festa, una Giornata del Silenzio, che oggi non è un progetto bizzarro.

Siamo diventati migliori? Siamo peggiori? Sappiamo noi cosa è meglio e cosa è peggio? Importante èuscirne diversi, rispetto quattro mesi fa, anche perché il carcere deve essere riabilitante, come la Legge nostra pretende. Siamo rimasti agli arresti domiciliari in primavera che è anche stagione di potature e nuove fioritureche danno colori, profumi, e frutti. Qualcuno ha potato, altri hanno colto; i più esigenti con sé stessi si sono ficcati in testa il romanzo di una vita futura diversa, frutto di una decisa pulizia non solamente casalinga,anche interiore. Così si potano i rami secchi e quelli infruttiferi, forse con l’attenzione e la cura di un buddista zen immerso nella natura e nei suoi rumorosi silenzi.

Per un pensionato come chi scrive, in parole povere, un programma di vita possibile ed auspicabile potrebbe venir pianificatodaanarco fancazzista claustral mistico fanculico,che è poi una modesta proposta,alternativa alla dittatura del PIL ed allo sviluppo dello schiavismo, base del programma in voga “nasci, produci, consuma, crepa”, funzionale al profitto, unico dio.

Importante è uscire dai domiciliari un poco diversi. O no? Vedremo.

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