Non vi stupite se domenica mattina, salendo in auto da Varese verso le Cappelle, vedrete un manipolo di montanari con scarponcini e zaino in spalla, camminare al bordo della strada in silenzio. Non è una maratona e nemmeno una gita alpina, ma un pellegrinaggio dalla chiesa parrocchiale di Mornago al Santuario del Sacro Monte, naturalmente tutto a piedi. A passo tranquillo, partendo alle 5 del mattino e fermandosi a tappe per la recita dei misteri del Rosario, si arriva in tempo per la messa delle 11 a S.Maria del Monte, dove si conclude un camino di preghiera iniziato il Venerdì Santo con la novena di suor Faustina Kowalska, la veggente che la Chiesa ha riscoperto grazie a Giovanni Paolo II.
La proposta è del gruppo di fraternità di CL “Il portico della speranza”, e la sua storia la racconta Luigi, di professione infermiere, che ebbe l’idea di questo gesto semplice e grande cinque anni fa: “I nostri tre figli li abbiamo educati alla fede, fin da piccoli, Ma poi i bambini crescono, e la nostra paternità è messa in crisi dalle loro scelte avventate e magari scellerate. Ci si trova impotenti. Così ho chiesto aiuto agli amici, che mi hanno indirizzato a un sacerdote.” La risposta del prete non è scontata: “Prega, ma quando preghi non chiedere di aggiustare qualcosina. Devi chiedere il miracolo: ma ricorda che ciò che domandi ti potrebbe essere concesso anche dopo la tua morte”. E allora Luigi pensa a un modo di chiedere questo miracolo che impegni non solo la mente e il cuore, ma anche la fatica, il sacrificio, il sudore, perché sia una vera supplica; che sia un gesto da poter fare insieme ad altri, a partire dai suoi più cari amici. Le finestre di casa incorniciano il Sacro Monte, che da trent’anni fa da sfondo alla sua vita quotidiana (anche se le radici sono siciliane): sboccia così l’idea di salire al Santuario in pellegrinaggio. E non per modo di dire, con aereo, pullman, auto. Ma salire a piedi, passo dopo passo, chiedendo la conversione dei propri figli, dei propri cari, di tutti gli uomini, di noi stessi.
Il caso ( o meglio la Provvidenza) vuole che il giorno scelto per il pellegrinaggio in base ai turni di lavoro, sia la domenica dopo Pasqua, che il Papa aveva dedicato da pochi anni alla Divina Misericordia. E così il pellegrinaggio si arricchisce di un significato in più.
”Tutti possono partecipare” conclude Luigi “non ci vuole iscrizione o altro. E ciascuno può valutare le proprie forze, e partire dalla tappa che sceglie, fosse anche venire alla messa del Santuario facendo pochi passi dal posteggio. Perché, come disse don Giussani, è il mendicante il vero protagonista della storia”.
Le tappe: ore 5.00 partenza dalla chiesa parrocchiale di Mornago, 1° mistero; ore 5,15 Santuario Madonna del Buon Viaggio, 2° mistero: ore 6,30-7 Chiesetta di Loreto, 3° mistero; ore 8-8,30 Basilica di S.Vittore, 4° mistero; ore 9, chiesa padre Kolbe ( viale Aguggiari) 5° mistero; ore 10-10,15 Prima Cappella , recita del Salve Regina e Litanie; ore 11 S.Messa al Santuario.
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