Si fa avanti tremula la pseudo decisione di una ripresa del calcio. Si diceva tremula ma per modo di dire: tremante, semmai!
Tremante come logico sia all’unico rappresentante dello sport che abbia con fin troppa presa di possesso adottando una decisione contro quella di tutti gli altri sport.
E allora si comincia a fare qualche nome quanto a spostamenti di giocatori: se ne sapeva poco prima adesso le cose saranno ancora peggiorate. In campo, insomma, gli altri sport hanno pensato a riprendere con tempi lunghi, solo il calcio ha ritenuto di ricominciare il campionato lasciato a metà tirando innanzi.
A questo punto le incertezze non sono mancate o peggio sono aumentate proprio per il permanere delle infinite insicurezze sul finire (?) della terribile operazione virus.
E viene subito alla mente quali saranno le possibilità di una messa in atto di giocatori liberi o se dovranno presentarsi con mascherina guanti o quant’altro e che più ne ha più ne metta.
Difficile molto difficile almeno per quanto riguarda la pur apprezzabile pretesa sportiva.
Si parla di partite a porte chiuse ma anche questo non sarà semplice e, comunque, sarà necessario per evitare tutto quello che si è deciso di fare in fatto di lontananza tra persone e altre.
Sotto il profilo della tranquillità e dei rischi fisici molti si sono giustamente espressi su ogni rinvio. Altri si mostrano più coraggiosi ma con quali forme di coraggio è difficile capire.
La stessa evidenza di quattrini in ballo che chiedono movimento sembrano molto inferiori quanto a rischi alle persone. D’altro canto la gran parte dei dirigenti era restia a prendere una posizione di ritorno immediato alla preparazione o addirittura al campionato.
Qualcuno di questi sembra aver cambiato parere ma il fatto resta comunque molto difficoltoso.
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