Se è stato logico a tempo debito avvicinarsi allo sport varesino con complessivo criterio favorevole altrettanto non è dato di fare quest’anno salvo un buon complessivo rendimento per la Uyba e Città di Varese sembrando logico e giusto anche lasciare il posto al parere.
Stavolta il Città di Varese prende il merito anche degli altri. Grande merito visto e considerato che un giro d’orizzonte lascia conteggi piuttosto mediocri in ogni categoria dei nostri luoghi che non hanno certo capacità di lasciar posto a sorrisi e a batter di mani.
La stessa Pro Patria ha i suoi impegni da conteggiare in negativo. Insomma rispetto al passato poca roba.
Buchi un po’ da tutte le parti con lacrime anche nel basket biancorosso che non ha mancato di sottolineare quei timori che tempo addietro avevamo decisamente inquadrato.
Scivolata all’indietro anche la pallanuoto bustocca che non riesce a brillare sulle acque che lo scorso anno la vedevano addirittura in formato squalo.
E senza continuare una serie del tutto lacrimosa conviene smettere e con larga misura di ottimismo pensare a qualche passo avanti.
Ma senza pretese. Accettando quel che potrà venire.
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