Carlotta Fidanza Cavallasca volontaria al Molina
SIMONE DE PARIS
di Simone Loukmann Magistrini
I miei genitori, padre russo e madre svizzera, vivevano a Parigi, dove io nacqui, purtroppo mio padre morì in un campo di concentramento e poiché anche mia madre si ammalò gravemente, io fui affidata alla zia materna che mi adottò e si occupò della mia educazione. Studiai dai 6 ai 16 anni in un rigido collegio religioso, del quale però mi resta un buon ricordo, perché mi diede una valida formazione e un’ottima istruzione.
Frequentai poi a Ginevra per quattro anni una scuola di moda, seguendo corsi di estetista e di parrucchiera e proprio lì decisi che quella doveva essere la mia professione, sempre considerata da me un’arte.
Ebbi la fortuna di essere assunta nel salone più chic di Ginevra, dove c’era una clientela importante e raffinata. Lì imparai molto, ma il mio sogno era quello di conquistare Parigi. Ebbi fortuna, perché ad un cocktail conobbi Pierre Cardin che mi presentò Alexandre, colui che pettinava teste coronate e le più belle donne del mondo. Mi assunse ed io cominciai a lavorare nel suo salone, aggiungendomi al suo staff di ben 90 persone. A fianco di questo uomo eccezionale imparai tutti i trucchi del mestiere, l’unica cosa che mi mancava era parlare l’inglese.
A 23 anni feci un colpo di testa e partii per Londra, lì non mi trovai bene per cui tornai a Parigi per ritrovare il calore di questa città. Ma, poiché mi volevo imporre in campo internazionale, ci ripensai: dovevo assolutamente imparare la lingua inglese. Questa volta a Londra ebbi fortuna: divenni la parrucchiera delle ladies, addirittura una di loro mi ospitò per sei mesi nel suo castello. Poi mi capitò di pettinare la duchessa di Windsor e da quel momento tutte le nobili mi cercavano, per cui decisi di aprire un mio salone “Simone de Paris” di fronte a Harrod’s. Lo feci bello e strutturato come un club, dove si assaporavano deliziosi tramezzini e dolcetti vari. Ebbi come clienti la principessa Margaret, Jacqueline Kennedy, Maria Callas e numerosissime attrici famose. Il mio lavoro era duro, ma io non mi risparmiavo mai.
Quelli furono anni veramente felici: ero invitata ad ogni prima teatrale e cinematografica ed a eventi veramente speciali.
Un giorno, mentre pettinavo Shirley Bassey, famosissima cantante, rimasi in ammirazione davanti all’anello che portava. “Ti piace- mi disse- lo vuoi? Te lo regalo”. Se lo sfilò e me lo diede. Io piansi per l’emozione.
Londra mi regalò anche l’amore: il 14 luglio, festa nazionale francese, in un club,un bellissimo uomo mi invitò a ballare. Fu un colpo di fulmine. Era un pittore piemontese che presto divenne mio marito e questo matrimonio fu allietato dalla nascita di due figli.
Vivevo in quel mondo così particolare, molti mi dimostravano stima e simpatia,figuratevi che l’attrice Dawn Addams fece la madrina a mio figlio.
Poi la mia vita subì una nuova svolta. Un giorno ricevetti una telefonata da Alexandre che mi proponeva di aprire un salone a suo nomea Beirut in Libano. Non esitai e tre mesi dopo avevo il mio salone in Medio Oriente e abitavo con la mia famiglia in un grande appartamento di fronte al mare. Anche qui incontrai persone accoglienti e affabili con gli stranieri. Ogni tre mesi tornavo a Parigi per aggiornarmi e per preparare collezioni.
Finito il periodo orientale, mi trasferii a Roma: ancora una nuova vita con uno stupendo salone denominato “Alexandre de Paris”, in piazza di Spagna ed una clientela raffinata che amava le mie particolari pettinature.
Ma ecco un nuovo cambiamento: mio marito voleva avvicinarsi al suo paese ed io lo accontentai. Ci trasferimmo a Varese, aprii un mio salone in via Orrigoni e, dopo qualche diffidenza iniziale, anche qui conquistai un’ottima clientela. Pettinavo modelle per sfilate di moda e tante tante spose si rivolgevano a me, perché io, dopo aver studiato il loro viso, disegnavo una pettinatura adatta che poi realizzavo rendendole felici in quel giorno così importante.
Quando mi ritirai dalla professione, vissi serena nella mia casa piena di cose belle, dove potevo sognare e rivivere i tanti ricordi di questa mia vita davvero speciale.
You must be logged in to post a comment Login