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In Confidenza

GESÙ E L’AMORE

Don ERMINIO VILLA - 21/02/2020

profumoIl Vangelo sempre ci provoca, ci contesta e ci incoraggia. Insegnandoci che la fede non è un intreccio complicato di dogmi e di doveri, Gesù ne indica il cuore: ama e hai fatto tutto.

Un giorno una donna venne… con un vasetto di profumo”. Non con la cifra corrispondente (da dare ai poveri), non a mani vuote, ma con quello che ha, per esprimere amore più che pentimento. Il suo linguaggio non verbale dice molto: è fatto di gesti per il corpo di Gesù, solo per quello: gli bagna i piedi con le lacrime, li asciuga coi capelli, li profuma, li bacia: gesti imprevisti, nuovi, oltre la legge, oltre doveri o obblighi, con una grande carica affettiva.

Se fa gesti di estrema cura nei confronti di Gesù è perché si è sentita amata da lui. Quando Gesù pronuncia le parole “I tuoi peccati sono perdonati” e “La tua fede ti ha salvata”, non sta parlando al presente. Gesù ricorda solo alla donna, e anche al fariseo e a noi, che lei ha già ricevuto il perdono, che lei riconosce con l’azione di lavare, asciugare, baciare e profumare i piedi di Gesù, colui che l’ha perdonata. Gesù, da parte sua, non si sottrae, ma apprezza.

Se bastava chiedere perdono per ottenerlo, perché questi gesti eccessivi, il profumo e le carezze e i baci? Gesù gusta il fiorire dell’amore, vede la donna uscire dalla contabilità del dare e avere, come se avesse una specie di conto da regolare con il Signore, ed effondersi negli spazi della libertà e della creatività, fino a bruciare in un solo gesto un patrimonio di calcoli e di tristezze. Ogni gesto umano compiuto con tutto il cuore ci avvicina all’assoluto di Dio.

Gesù guarda al di là delle etichette: arriva una donna, gli altri vedono una peccatrice, lui vede una donna che “ha molto amato”. L’amore vale più del peccato. È la nostra identità. L’errore che hai commesso non rèvoca il bene compiuto, non lo annulla. È il bene invece che revoca il male di ieri e lo cancella. Una spiga conta più di tutta la zizzania del campo.

Questo Dio che ama il profumo e le carezze non è il grande contabile del cosmo, ma è offerta di solarità, possibilità di vita profonda, gioiosa, profumata, che conosce le sorgenti della gioia, del canto, dell’amicizia. Dunque un solo gesto d’amore, anche muto e senza eco, è più utile al mondo dell’azione più clamorosa. È la rivoluzione totale di Gesù, possibile a tutti, ogni giorno.

L’esperienza del perdono ricevuto in modo gratuito trasforma la donna e la rende testimone di bellezza interiore, proprio lei che agli occhi del fariseo rimane una disprezzabile prostituta. Gesù vede una donna rinnovata che ama, il fariseo vede solo una peccatrice che sarebbe da allontanare e punire. Punti di vista diversi, che ci fanno rivedere il modo di guardarci a vicenda.

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