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Cara Varese

CONSIGLIERI PREZIOSI

PIERFAUSTO VEDANI - 21/02/2020

La presentazione dei consigli di quartiere

La presentazione dei consigli di quartiere

C’erano una volta i consigli di circoscrizione, dovevano avvicinare la popolazione a Palazzo Estense, sensibilizzare in modo mirato, documentato, il consiglio comunale sulla reale portata di aspetti della vita e dei problemi di quartieri e castellanze. L’esperimento, di notevole portata democratica, fallì perché mai nacquero tra palazzo e periferia sensibilità, attenzione, reale voglia di collaborazione. Si arrivò vicini ai vaffa in talune circostanze e se c’era da guadagnare qualcosa in termini di immagine, al momento di spartire il malloppo la spuntavano sempre coloro che avevano migliori rapporti con i cronisti.

Sono ricordi da richiamare dopo che, senza pesare sulle casse del Comune è realtà, per volere del sindaco Galimberti, una iniziativa analoga che coinvolge appunto rappresentanti di maggioranza e minoranza, tutti in grado di valutare, proporre e riferire in ordine a nuovi sbocchi per situazioni migliorabili nell’intero ambito cittadino.

Una nuova avventura gestionale con possibili positivi riflessi sociali, con la ricerca ben mirata di soluzioni e miglioramento di problemi anche vecchi e noiosi. E come tali finiti in naftalina per disaffezione, in particolare per tutto quanto è piccolo o modesto, ma che anche se sommato ad altre situazioni di maggior rilievo alla fine mai finisce nel mirino dei grandi traguardi che il Palazzo esamina da anni.

Alla luce di quanto è capitato in passato, ai consiglieri volontari di prima linea diciamo innanzitutto grazie per il loro impegno e anche l’invito, caldissimo, a non copiare nulla di quanto avviene oggi, a qualsiasi livello di ogni ambito politico. Per lavorare bene a favore della città innanzitutto oggi è relativo essere di maggioranza e minoranza, è decisiva invece la cultura del rispetto in qualsiasi situazione ci si trovi.

Dietro il rispetto infatti si spalanca il futuro della città. E avere rapporti corretti permette di lasciare alle spalle lo spettacolo penoso della grande politica nazionale, dei suoi errori di forma e sostanza che la rendono poco credibile e per di più schiava dei poteri forti. Che si manifestano in più schieramenti, dalla lobby intoccabile della grandissima industria, ai sognatori di rivolte, rivoluzioni o di un passato lontano i cui modelli non guardano mai alla democrazia occidentale.

Se rispettati e utilizzati al meglio i nuovi collaboratori “esterni“ potranno contribuire positivamente al recupero già in atto della nostra città che ha molto sofferto perché ritenuta o vantata come capitale della Lega in realtà nei fatti sempre dimenticata, da maggioranza e minoranza.

Il Carroccio ha lasciato solo un patrimonio di onestà, recuperare in questi anni di generali crisi finanziarie non era facile, Varese ci prova adesso anche con una piccola scelta, il cammino è avviato, non giochiamo più alla guerra anche se piccola.

Adesso arrivano i consiglieri che rappresentando la città anche nei suoi angoli potrebbero essere di notevole utilità. Sempre se se non si adegueranno al come si fa dei loro fratelli maggiori di Palazzo Estense. Devono le reclute imparare molto, si considerino scolari prima che maestri. Ma vadano anche nelle scuole alla ricerca del bene della città, perché Varese per risalire più velocemente ha anche bisogno dell’attenzione e dell’entusiasmo dei giovani e delle famiglie.

Attenzione ci deve avere anche dalla stampa per questi volontari: vanno rispettati e aiutati pure loro. E chissà che tra questi baby del Palazzo non ci sia un sindaco delle prossime generazioni.

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