Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Politica

EUROPA ALLA PROVA

GIANFRANCO FABI - 21/02/2020

greenE’ stato presentato nei giorni scorsi a Bruxelles il nuovo piano europeo per l’economia digitale. Un miliardo di euro solo per la creazione di un unico spazio per i dati. Investimenti per la creazione di servizi innovativi di memoria condivisa (cloud) per spezzare la dipendenza da quelli americani e cinesi. Rafforzamento della trasformazione digitale dell’industria manifatturiera, della sanità, dell’amministrazione pubblica. Supporto allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della robotica, dei computer di nuova generazione.

L’impiego delle tecnologie digitali è un elemento sempre più importante per accrescere la competitività delle imprese e quindi consolidare una crescita economica che in molti paesi, in particolare in Italia, appare difficile e complessa. Ma siamo di fronte ad una rivoluzione che ha insieme grandi opportunità e altrettanti rischi. La potenza di elaborazione e di gestione dei dati può portare infatti a mettere in secondo piano i valori dell’etica, della morale, in fondo dell’umanità delle persone. Ma una società tecnologica non può dimenticare di essere una comunità di persone i cui bisogni vanno molto più al di là di un benessere materiale, peraltro segnato da molte disuguaglianze.

Siamo di fronte ad una rivoluzione che va governata. Il piano digitale peraltro si affianca e in qualche modo si integra con la strategia chiamata “green new deal”, la nuova sfida verde che intende fare della protezione dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici uno dei punti forti della Commissione guidata da Ursula von der Leyen che si è insediata alla fine dello scorso anno.

Innovazione e ambiente sono quindi due punti centrali per definire e disegnare il futuro non solo del sistema economico, ma dell’intera società in tutte le sue diverse sfaccettature.

L’emergenza climatica è un dato ormai accertato e condiviso. Così come c’è una sensibilità crescente verso la necessità di ridurre le emissioni inquinanti, di avviare una transizione verso un sempre minore uso di fonti fossili, di spostare l’attenzione dei consumatori verso la sostenibilità e l’equilibrio ambientale. Una sensibilità che si è sviluppata anche grazie al richiamo della Chiesa ai veri valori della convivenza umana. E’ quanto avvenuto con la lettera enciclica “Laudato sii” che Papa Francesco che all’inizio ha queste parole: “Questa sorella (Madre Terra) protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi.”

L’innovazione tecnologica ben gestita e valorizzata può e deve essere la strada per avviarsi sulla strada di una progressiva riduzione delle problematiche ambientali.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login