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Lettere

LA TRAGEDIA E I NON POCHI

- 13/02/2020

Caro Direttore,

Ho letto quanto Franco Giannantoni ha scritto su Rmfonline lo scorso 7 gennaio commentando molto attentamente la mia nota a proposito della Giornata della Memoria. Non entro nel merito delle sue osservazioni tanto più che molte sono utilmente complementari a quanto avevo scritto.

Franco però scrive tra l’altro: “(..) l’84% degli ebrei sfugge alla cattura, sostiene Ronza. Non so dove abbia ricavato il dato”.  Su questo gli devo una risposta. Si tratta – rispondo — di un dato ponderato tra quelli di autorevoli fonti non ebraiche e quelli di autorevoli fonti ebraiche. Limitandomi ad ogni modo a sole fonti ebraiche ne cito due. La prima è la voce   Jewish Losses during the Holocaust by Country, della Holocaust Encyclopedia, raggiungibile anche tramite il sito web encyclopedia.ushmm.org Secondo questa fonte gli ebrei in Italia vittime della Shoah furono 8 mila su 43 mila, ossia il 18 per cento. Malgrado l’Italia fascista fosse allora non un paese occupato ma un paese alleato della Germania fascista, la percentuale degli ebrei in Italia (sia italiani che stranieri) vittime della Shoah fu la più bassa di tutta l’Europa, salvo il caso della Danimarca dove la piccola comunità ebraica locale venne rapidamente trasferita in massa in Svezia; e salvo il caso della Bulgaria, paese alleato dell’Asse, dove il patriarca ortodosso  si oppose apertamente alla deportazione dei 50 mila ebrei bulgari e i nazisti non osarono reagire.

Secondo il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano le vittime della Shoah in Italia furono invece 5969, dunque meno della cifra indicata dalla Holocaust Encyclopedia. Se però ad esse si aggiunge lo sterminio degli ebrei di Rodi,  allora possedimento italiano, circa 1800 persone di cui ne sopravvissero soltanto 181, si arriva più o meno al medesimo numero. In conclusione, fonti non ebraiche parlano dell’82 per cento e invece fonti non ebraiche dell’83,3/84 per cento di salvati.

Siamo comunque di fronte ad alcune migliaia di vittime innocenti, dunque a una terribile tragedia, ma il grande numero dei salvati induce  a credere che coloro che, come si dice, fecero finta di non vedere, non dovettero essere così pochi come talvolta si sostiene.

 

Robi Ronza

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