Immaginiamo che questo cerchietto nero sia un punto ● (quindi infinitamente piccolo, senza dimensioni ma che comunque c’è, non grande come quello lì) immaginiamolo collocato su un piano bianco (se qualcuno ama un piano colorato è libero di immaginarlo così). Ecco, quel punto siamo noi. Ma non in modo costante, prima il piano è vuoto, poi compare . , poi °, poi •, poi ●, poi ancora •, poi °, così . , e infine così, ossia tornato tutto vuoto bianco o colorato.
Forse con questa sequela “stupidina” posso far immaginare ad un osservatore esterno come può essere la nostra vita. Per renderla visibile e quindi immaginabile ho dato una dimensione che non c’è. La nostra vita in questo universo, e in questo tempo, è così. Accanto a noi tanti punti senza dimensione che vengono e vanno. Il nostro osservatore esterno dovrebbe vedere la serie dei puntini sempre su bianco o sul colorato da noi immaginato.
C’è un bel problema: noi, massa di incoscienti, quel piano lì lo stiamo rovinando anzi distruggendo per cui un bel giorno non ci sarà più un piano, – oramai d’un grigio bigio, – abitabile da noi puntini, proprio come avvenne per i dinosauri. Il nostro bel piano (chiamiamolo pure terra) sarà vuoto, come vuoti una infinità di pianeti di questo strano universo con le sue immensità inabitabili.
Abbiamo detto che i puntini interagiscono tra di loro e qualcuno di loro ha la capacità di far soffrire gli altri e farli sparire più in fretta, ma questo “qualcuno” potrebbe anche farli più felici se fossero capaci, ma dovrebbero essere molto più intelligenti e generosi. Ma poi ai puntini prepotenti ma stupidi si aggiungono i virus che vengono fuori per mancanza d’igiene. Anche questa “mancanza” non è per niente indice di intelligenza, anzi.
È sufficiente un virus per fare una strage. Anche un piccolo innesco è sufficiente per bruciare un continente. È sufficiente un pochetto di ignoranza e conseguente supponenza per innescare uno stato cronico di guerra. È sufficiente sbagliare il modo di utilizzare la potenza dell’energia per cambiare il clima e cancellare la vita. È sufficiente un pochetto di nichilismo per bruciare l’idea di Dio…. (ma Lui se ne frega e va avanti a esistere alla faccia di noi uomini) …. è sufficiente un poco di inflessibilità cognitiva … un poco di disforia… un poco di adrenalina… un minimo di una qualunque droga… un capillare che sanguina…. un altro capillare che si embolizza e tutto va a carte quarantotto.
Teniamo presente anche che il nostro cuore ha un numero limitato di battiti cardiaci, poi si ferma. Il nostro cervello un numero limitato di ore per pensare, poi va in ” tilt ” perché la sua capacità mnemonica cessa e più non pensa … forse la tecnologia potrà aiutarlo (dicono)… Ma potrebbe anche schiavizzarlo …. ma che cosa è tutta questa punteggiatura (che simboleggia la vita)? Tutto definibile un mistero.
Molti studiosi hanno speso tutta una vita a filosofare per capirci qualcosa, per viverla al meglio: menti eccelse si sono spese a questo fine. Molti infine presi dall’angoscia si sono bruciati nell’alcol o in altre droghe.
Ma allora che fare? Giusto pensarci, ma sbagliato continuare ad arrovellarsi nei dubbi involvendo in facile accidia. Tanti fanno un atto di fede e credono in qualche profeta, ad esempio Gesù (per me ovviamente molto di più che un profeta) trovando il modo di superare tutto, anche la globalizzazione, le persecuzioni dell’economia dei nostri giorni e tutte le minacce che ci marciano contro, vivendo questo nostro istante con fiducioso amore.
Molti, dopo tanto pensare, dicono che veniamo dal nulla e verso il nulla stiamo tornando. Ammettiamo pure che abbiano ragione, ma se usiamo l’amore al posto dell’odio (enfatizzato da molti come unica via) questa nostra punteggiatura sarà più vivibile e bella. Ma siam sicuri che sia un nulla?
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