Il 2020 si è aperto con bagliori di guerra che vanno a sovrapporsi alle fiamme che da settimane stanno devastando l’Australia, a testimonianza, quest’ultima tragedia, di quali effetti tremendi produca l’incapacità e l’impreparazione dei governi di fronte agli eventi estremi del global warming.
Dobbiamo essere consapevoli di quanto un contesto di pace favorisca i rapporti tra gli uomini e il rapporto uomo-natura, ma abbiamo anche appreso, e praticato, la lezione di un agire “localmente”, coerente con la globalità dei problemi e delle crisi che l’umanità deve affrontare.
Occorre divulgare un percorso che avrà articolazioni locali, nazionali, europee per una mobilitazione che spinga i cittadini a informarsi di più e meglio sulle conseguenze drammatiche del cambiamento climatico e di che cosa è opportuno fare per combatterlo. Nel tempo che viene a mancare. Una mobilitazione essenziale già per obbligare il Governo a sostituire con l’obiettivo del 55% quello vergognoso del 33% come quota di energie rinnovabili al 2030, che tale è rimasto anche dopo la revisione, conseguente alla VAS, del Piano Integrato Energia e Clima.
Una rete dei comitati “Almeno il 55%” si sta estendendo, ma ora è necessaria un’accelerazione. La settimana prossima la Cancelleria della Cassazione, che ha già ricevuto la PdL d’iniziativa popolare ha comunicato le modalità per la sua presentazione, con l’uscita sulla Gazzetta Ufficiale (dalla quale decorreranno i sei mesi utili per la raccolta delle firme).
In questo periodo andrà organizzata al massimo l’informazione sulla campagna “Almeno il 55%”, per garantire il miglior lancio per la raccolta delle firme. Per informazioni e per un’organizzazione non estemporanea, chiedo a chi è interessato di inviare una mail al mio indirizzo qui riportato (agostinelli.mario@gmail.com), per dare conto anche a Varese e in Lombardia di una necessaria attenzione ad un tema che lega pace, guerra e difesa della sopravvivenza e della buona vita in una fase di assoluta emergenza.
Battiamoci per la cura della Terra, per fermare il cambiamento climatico e per imporre il diritto di pace. In questa direzione ogni battaglia convergente ha valore, sconfigge il pessimismo, ripone fiducia nella democrazia.
Il sito www.almenoil55percento.it fornisce prime informazioni di contenuto e di scadenze per aderire alla campagna per abbandonare i fossili e ridurre di almeno il 55% entro il 2030 le emissioni di CO2!
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