(O) La prima apologia del 2020 deve essere speciale. Dicono che si apre un nuovo decennio e, se il buon giorno si vede dal mattino di Trump, vedremo una quantità di ‘fuochi molto artificiali’ anche dopo capodanno.
(C) In realtà, secondo l’aritmetica più elementare, visto che non esiste un anno zero, da calcolare nel primo decennio, l’anno 20 e così via apparterrebbero al decennio precedente, ma abbiamo definito l’inizio del millennio all’inizio del 2000 (colpa dei giornalisti, naturalmente) e ormai non possiamo più farci niente. Però la ragione vera di questo illecito anticipo del calendario è una esperienza non del tutto negativa: l’attesa di un cambiamento in meglio che unisce in questo momento dell’anno le persone più diverse.
(S) Mah! Ci si carica di un’aspettativa illusoria che finisce in una dannosa euforia: quante vittime dei fuochi d’artificio e di ubriachezza alla guida, senza contare i danni alla salute dovuti ad ogni genere di stravizi. Il nutrirsi di queste illusioni di buona fortuna dovuta al cambiamento di calendario è una sciagura essa stessa. La cosa più scema che ho sentito in questi giorni è stata sulla per me mitica Radio Ventiquattro che ha invitato un astrologa a fare le previsioni sull’economia dell’anno venturo, sostenendo che tanto gli esperti ci azzeccano di meno.
(O) E non ha torto! Ha iniziato a fare questo giochetto, perché di questo si tratta, l’anno dopo il fallimento di Lehman Brothers, i cui esperti avevano previsto un anno di espansione. Del resto, la storia dell’astrologia ci dice che è stata per secoli assolutamente contigua alla vera scienza astronomica. Probabilmente ne è stata anche il motore di sviluppo, ciò che ha fornito in ogni tempo e Paese i mezzi per affinare la ricerca scientifica, se è vero che persino Galileo compilava oroscopi a pagamento. Ricordiamoci che Matteo Ricci in Cina, come pure i suoi successori, poterono acquistare credito alla corte dell’Imperatore sì con la previsione più accurata dei fenomeni celesti rispetto a quella degli astronomi ufficiali, ma questo aveva valore perché costoro, gli astrologi, avevano il compito di consigliare proprio l’imperatore.
(S) Siccome per me ‘prestar fede’ è una cosa seria, tanto che spesso mi capita di non credere neppure agli scienziati, quando traggono conclusioni affrettate e generalizzano a partire da pochi dati contingenti, inducendo in errore le persone comuni, resto non solo scettico, ma totalmente avverso a queste fandonie. Più che indagatori degli influssi celesti, costoro mi sembrano abilissimi cultori della parola ambivalente, del discorso sul possibile, ma nemmeno probabile. Quando poi devono azzardare previsioni che riguardino un segno zodiacale, dovendo rivolgere i loro pronostici a circa un dodicesimo dell’umanità, devono fare previsioni e fornire suggerimenti che vadano bene per chicchessia, in ogni circostanza,
(O) Ma sì, questi sono giochetti, l’ho già detto. Sono come la ‘posta del cuore’, devono essere confezionati in modo che il lettore ci trovi lui quello che gli serve, legga il messaggio in modo da esserne consolato o, in caso contrario, indotto alla prudenza. Ma anche in questo caso possono avere una certa utilità sociale, funzionando come un placebo. Però, dopo millenni di esagerazioni e anche di credulità ignorante, vi devo segnalare l’esistenza di una nuova astrologia, intesa come disciplina umanistica, che a partire di ‘indizi’ forniti dalle stelle, indaga il carattere degli individui, uscendo in questo caso dalla furba genericità criticata da Sebastiano. L’esempio più famoso è quello di Jung, il famoso psicanalista antagonista di Freud, di cui vi propongo due brevi ma significative citazioni: “Le costellazioni astrologiche raffigurano quelli che noi chiamiamo gli archetipi dell’inconscio collettivo. Sono immagini degli archetipi proiettate nel cielo. L’oroscopo della nascita raffigura una particolare combinazione individuale di elementi archetipici, ossia collettivi, così come sono collettivi i nostri fattori biologici ereditari che però nel singolo determinano una combinazione specifica. – È come se l’anima umana fosse costituita di qualità provenienti dalle stelle; sembra che le stelle abbiano delle qualità che s’inseriscono bene nella nostra psicologia. Ciò accade in ragione del fatto che, originariamente, l’Astrologia era una proiezione sulle stelle della psicologia umana inconscia. In ciò vi è una conoscenza stupefacente, che consciamente non possediamo, del funzionamento inconscio che appare in primo luogo nelle stelle più remote, le stelle delle costellazioni zodiacali. Sembra che ciò che possediamo, come conoscenza più intima e segreta di noi stessi, sia scritto nei cieli. Per conoscere il mio carattere più individuale e più vero devo frugare i cieli, non riesco a vederlo direttamente in me stesso…”
(C) Riconosco che le tesi junghiane sono suggestive, anche si mi pare più credibile che le influenze che hanno costituito il mio carattere e poi il mio pensiero e la mia affettività siano quelle dei miei genitori, dei maestri, dei libri che ho letto, persino delle canzonette che ho ascoltato e canticchiato fino a farmele restare, pur stonato, nell’orecchio.
(S) Scommetto che qualcuno si è ingegnato a fare l’oroscopo di Trump. Probabilmente migliaia. Ma nessuno ha avuto il coraggio di dirgli di non fare questa pazzesca cretinata di ammazzare Soleimani.
(O) Effettivamente l’ho trovato sullo stesso sito di Astrologia Junghiana. Dice: “Ascendente Leone e Marte congiunto: visione del mondo in cui è necessario agire e combattere, difendersi dall’invasione della propria casa (IV Casa), Marte (difesa e aggressione) è punto di Talete dell’opposizione fra Sole/Urano (Apparire originale e unico) e Luna in IV Casa in Sagittario (Ideale di famiglia, timore dello straniero). Marte governa la IX Casa (gli stranieri, i luoghi lontani)”. Non credo sia necessario tradurre in linguaggio comune. È The Donald, fatto e finito.
(S) Questo oroscopo di Trump, come descrizione del suo carattere, l’avrei potuto scrivere anch’io senza nemmeno guardare una stella. E tutti gli altri nati nello stesso giorno e sotto la stessa stella di Trump? Come si comportano oggi, che carattere hanno? Quali aspirazioni, quale destino avranno? Non è piuttosto vero che dietro Trump c’è Israele e il suo terrore che l’arma atomica iraniana, la vera posta in gioco, minacci veramente l’esistenza stessa di Israele e dei suoi abitanti? Non è un caso che sul New York Times, ferocemente anti trumpiano, sia apparso un articolo di un noto esperto di cose mediorientali che più che assolvere Trump lo approva, accusando i suoi predecessori di avere anzi ritardato nel mettere a freno l’espansionismo iraniano? E che dire di Soleimani? Proprio a Bagdad, nella patria dell’astrologia, non aveva un astrologo sufficientemente in gamba che gli dicesse di stare a Teheran quel giorno o di cambiare auto o itinerario? O non poteva dare retta a Rouhani che lo voleva meno aggressivo e più dialogante?
(C) Cari amici, io invece vorrei fare oroscopi di questo genere ai nostri di governanti e per ‘nostri’ intendo sia gli Italiani, sia gli Europei, che brillano per la loro assenza, direi inesistenza, sia nella realtà mediorientale, sia in quella libica, più vicina, e per noi più interessante e pericolosa. L’unica nota consolatoria è quella relativa alla scelta europea di puntare sull’economia verde o circolare; ma non tanto in funzione dell’emergenza climatica, quanto perché avrà l’effetto di ridurre la dipendenza dal petrolio mediorientale, vero cappio al collo dell’Europa, cercando di evitare, nello stesso tempo, di aumentare quella dal gas russo.
(S) La verità è che gli oroscopi sono proprio i nostri governanti che li ammanniscono a noi tutti i giorni, in televisione, sui giornali, sui social media. Tutti, maggioranza di governo e opposizioni, nessuno escluso, ci dicono nelle brevi frasette di un twitter o di una dichiarazione, qualcosa di rassicurante o di inquietante, a seconda dei casi, ma di sufficientemente ambiguo per non essere chiaramente sbugiardato alla prima occasione. Notate che l’ampiezza di questi interventi e la conseguente sintetica genericità corrisponde alle canoniche dimensioni degli oroscopi dei periodici femminili. Perciò, per tornare alla domanda iniziale, non mi aspetto niente di buono dal 2020, sia esso l’inizio di un nuovo decennio o la fine di quello sciagurato che l’ha preceduto. E l’attesa del cambiamento che gli italiani in maggioranza desiderano, quello di un ‘uomo forte’ che prenda per tutti noi le decisioni che non sappiamo o non vogliamo prendere, né far prendere ai nostri rappresentanti in Parlamento, andrà, non so se è un bene o un male, delusa. Non c’è segno zodiacale o combinazione planetaria che ci possa dare un tale politico. Quindi, bando agli oroscopi, in ogni caso.
(C) Mi sento di non condividere. Molti anni fa, gli oroscopi erano presenti anche su molti giornali d’informazione, assolutamente seri. E li leggevo. Ero giovane e potete immaginare quale guardassi con attenzione delle tre principali categorie in cui si dividono queste previsioni: denaro, salute, amore. Non badavo alle prime due e nemmeno davo troppo credito alla terza; tuttavia leggere quelle banalità aveva almeno un effetto anti-stress. Dicevano, in fondo: prima o poi verrà il tuo momento. Ed è venuto. Voglio continuare a credere che, anche dopo cinquant’anni, ci sia per me e per tutti un futuro comprensibile e governato non da un determinismo infallibile né da un algoritmo universale, ma dalla libertà e dall’intelligenza di uomini liberi, per i quali l’attesa del cambiamento e il suo realizzarsi siano sulla stessa linea temporale di un avvenimento cui si partecipa.
Quel che altri chiamano ‘destino’ e vorrebbero vedere in anticipo nella speranza di potervisi ribellare, vorrei poterlo chiamare ‘mistero insondabile’ e insieme ‘chiara vocazione’. Riconoscere la problematicità del mondo in cui viviamo e insieme nutrire la speranza che il suo significato si manifesti nella concretezza di questa vita è il paradosso che nutre la fede rinfocolata da questo Natale duemilaventesimo. (Ho contato bene! Ai duemiladiciannove DOPO Cristo, bisogna aggiungere QUELLO che ha dato origine a tutto).
(O) Onirio Desti (C) Costante (S) Sebastiano Conformi
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