Sono tempi di grandi avanguardie, si studiano fortunatamente rimedi a inevitabili danni soprattutto ambientali, danni che viaggiano a braccetto con alcuni progressi pur sempre utili. Alle avanguardie corrispondono però situazioni sgradevoli di tipo culturale e che sono frutto anche di fallimenti dell’educazione di base, quella che ha inizio negli asili e nelle scuole elementari. Dove purtroppo con una certa frequenza – le segnalazioni arrivano dalle cronache- viene a mancare la serenità di un tempo a causa di comportamenti di inaccettabili educatori.
Insomma se il tenore di vita collettivo nonostante la grave crisi economica internazionale è comunque migliorato, non mancano le preoccupazioni per tante famiglie che non sempre, con il trascorrere degli anni, hanno grandi occasioni di reale e positiva comunione educativa con gli insegnanti.
Dal momento che attraversiamo l’epoca dei diritti, quello che poteva essere un buon percorso per un rapporto nel segno della collaborazione tra famiglie e docenti, si è trasformato in contrapposizione anche dura, con le famiglie che pensano spesso di avere i migliori figli del mondo affidati alle cure di insegnanti non all’altezza.
La scuola è un passaggio decisivo nella formazione di un adulto e se si spezza la trave portante di questo rapporto andremo incontro a situazioni di sfascio a livello di società civile.
Questo può accadere più facilmente di quanto non si creda anche perché le scuole negli ultimi anni sono diventate un redditizio mercato per gli spacciatori di droga, i veri nemici degli studenti e delle loro famiglie.
Tenendo in debito conto questa realtà si può ricostruire la piena collaborazione tra docenti e famiglie e così sicuramente salvare giovani vite.
Le mani tese tra i responsabili delle nuove generazioni possono trovare aiuto nelle istituzioni civiche, in coloro che bene conoscono e rappresentano il mondo degli studi e nelle autorità preposte alla sicurezza della nostra società.
Il Natale, festa della famiglia anche per i non credenti, può essere l’occasione per riflettere su temi che riguardano le generazioni ancora giovani e che come tali hanno l’onere educativo dei figli.
Per i giovani e la scuola Varese fa già molto, c’è dunque attenzione per parecchie problematiche soprattutto culturali e di indirizzo nel campo dell’educazione.
Diventerebbero allora esemplari nuove azioni come solide alleanze nei settori dell’insegnamento e della tutela della salute. Tutela che può svilupparsi con esiti favorevoli nell’azione di sicurezza e con la collaborazione con lo sport.
Buon Natale a tutti!
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