(O) L’avvenimento della settimana è il sorpasso dell’Inter sulla Juve.
(S) Bisogna vedere se durerà, direbbe il direttore (e dico io). È già successo altre volte e non sono durati.
(O) Si sa che quest’anno la priorità della Juve è un’altra, la stessa di Ronaldo, tanto più dopo il Pallone d’oro all’eterno rivale argentino; è la Champions. Questo schiaffo, di vederlo attribuire al rivale, nell’anno in cui nessuno dei due ha vinto niente d’importante spingerà Ronaldo e la Juve ad un’alleanza strategica per la Champions, a costo di non essere concentrati sul campionato. E tu, che ne pensi?
(C) Fingo disinteresse, da buon milanista. Costretto al disincanto dalla realtà della classifica, vedo troppo tifo dappertutto, non solo nello sport. Non apprezzo più la reattività occasionale, l’esaltazione effimera, il senso di appartenenza che diventa preconcetto. Non apprezzo gli allenatori che fanno promesse come se fossero politici, i presidenti di società che cambiano allenatori con la stessa facilità con cui gli elettori cambiano partito. Non apprezzo i comici che fanno i filosofi della politica e raccolgono applausi sull’insulto più che sull’ironia. Però ho apprezzato Neri Marcoré nei contropanni di Conte: ecco un sicuro sorpasso nei confronti di Crozza. Costui mi sembra stia intristendo la sua vena, sia perché l’esagerazione ripetitiva, (Feltri) finisce per annoiare, sia perché alcuni dei personaggi imitati fanno ridere, veramente, più dell’imitatore, De Luca, per esempio. ‘Fratelli di Crozza’ non dovrebbe anticipare l’originale irraggiungibile all’imitazione stereotipata. Ancor meno apprezzo i politici che fanno i comici su twitter o l’ex presidente dei barzellettieri che spaccia per nuova, grazie al trucchetto di cambiare il nome del ‘commendatore’, una storiella che conoscevo da trent’anni e probabilmente era già vecchia allora.
(O) Ma non sapeva che molti l’avevano riciclata per anni proprio mettendo al posto del ‘cumenda’ un certo ‘Cavaliere’? Costui, più che sorpassato, ha proprio innestato la marcia indietro.
(S) proprio come Grillo, Di Maio e soci. Pensano che tornare anti-europei porti ad un controsorpasso? O continuerà la marcia indietro dei sondaggi?
(C) Non credevo ad una conversione europeista dei suddetti, come non do nessun peso ai sorpassi a sinistra sul piano internazionale di tutti quanti, Salvini in Russia, Grillo e Di Maio verso la Cina. Però, ammetto, hanno una bella fantasia.
(S) Ma non è una novità politica, è solo la vecchia logica che si illude di vedere nel ‘nemico del mio nemico’ il mio amico.
(O) Il fatto nuovo, invece, nella sua semplicità, è quello delle ‘sardine’.
(C) Ecco, dobbiamo riconoscere alle Sardine l’onore della maiuscola, che denota ormai un nome proprio, in virtù di un’adesione di tante persone diverse, un successo ottenuto anche senza bandiera e senza un leader riconosciuto, senza insulti, senza troppe chiacchiere sui vari social. Un sorpasso clamoroso nella capacità di riempire le piazze a danno di PD e M5S, che invano, secondo me, cercheranno di cavalcare il fenomeno.
(S) Anche qui dobbiamo vedere se durerà o se l’Epifania, insieme al le feste se le porterà via. Mi ricordo che, quando ero studente nel periodo prenatalizio davo una mano ai miei in magazzino. La vendita di sardine in scatola aumentava a dismisura, specialmente quelle di un tipo pregiato, portoghesi, le ‘Nataline’. Nome e qualità azzeccate, prezzo alto, ma per una volta, prima della moda del salmone affumicato (e della possibilità di comprarlo) ci si concedeva questo sfizio. Poi basta, per il resto dell’anno la vendita scendeva quasi a zero. Oltre la metafora, intendo dire che erano un piccolo sfogo, un voler dimenticare la povertà di proposta politica dei partiti al governo, protestando, cosa paradossale, contro l’opposizione. Insomma l’unico sorpassatore è Salvini. Non c’è rischio che cali neppure di fronte alle adunate delle ‘sardine’.
(C) La scatola di sardine più famosa è invece quella aperta da Hillary sull’Everest, all’ultimo campo, prima della scalata alla vetta, quindi non si deve sottovalutarne la forza propulsiva. Penso, al contrario di Bastiano, che le Sardine proprio grazie alla mancanza di riferimento ai partiti salveranno l’Emilia Romagna dal sorpasso. Sono persone vive e daranno una scossa di vitalità, risvegliando tanti che dormono un sonno senza sogni, cullati da una sicurezza abitudinaria. Le Sardine dicono, tacendo, e spero che vengano ascoltate, (davvero senza farle parlare in televisione, a scanso di strumentalizzazioni) che la politica non deve essere ridotta a spazzatura. Poi sarà compito dei politici di tutte le aree passare a proposte più chiare e articolate.
(O) Salvini sarebbe il Sor Passatore! Ma costui non è per nulla cortese, anzi mi ricorda il personaggio del film ‘Il Sorpasso’. Come lui, inebriato dal sorpasso e votato all’arroganza, ha sbagliato la curva e si è schiantato. Invece il sogno ad occhi aperti delle Sardine, intendo di quei pochi ragazzi che lo hanno fatto diventare una realtà di popolo, ha già costruito qualcosa. Non c’entra la durata, stiamo parlando non di cemento armato (che si vede dai ponti quanto può durare), stiamo parlando del desiderio di felicità, di bellezza e di pace che ogni tanto riemerge dal cuore dell’uomo. Grazie a fatti totalmente imprevisti, prima sognati che pensati. Noi siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni.
(C) Shakespeare ci autorizza a sognare di tutto, Scudetto, Champions, Ibrahimovic. A ciascuno il suo sogno felice.
(O) Onirio Desti (S) Sebastiano Conformi (C) Costante
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