Diavolo, dà l’impressione di essere sempre un po’ svitato (ma non è che l’immagine del suo collega primo ministro inglese sia meglio…) ma meno male che c’è Trump, altrimenti bisognerebbe inventarlo.
Come il fantoccio della strega cattiva, il presidente USA raccoglie non solo le critiche del mondo ma è sempre tutto colpa sua, dai cambiamenti climatici alla “finanziaria” italiana: un parafulmine sicuro sul quale scaricare tutto e di più.
Se l’Italia va male è infatti colpa dei dazi americani sul parmigiano, così come quando la Greta superstar lo inchioda all’Onu con le sue critiche.
Anche in Siria è colpa sua: se l’Europa è distratta, inconcludente ed assente pur avendo i guai con la Turchia sulla porta di casa la responsabilità è sempre e comunque di Trump. C’è sicuramente odio, irriverenza e violenza nel descrivere la fine dei terroristi, ma intanto è il “comandante in capo” ad annunciarlo al mondo, con l’evidente irritazione dei suoi avversari politici che non ne sapevano nulla.
Il presidente USA sembra però proseguire come un carro armato fregandosene del “politicamente corretto” implorato dal coro delle sinistre mondiali anche se spesso a mio avviso sbaglia anche pesantemente, peccando di estrema superficialità.
D’altronde a lui interessano solo o soprattutto i voti degli americani, ha una visione “interna” degli USA, vuole ridurne gli impegni internazionali ma essere il co-padrone del mondo impone (imporrebbe) obblighi morali e politici che non si possono (o dovrebbero) mai dimenticare.
Per contro credo che tra qualche anno si comprenderà la lungimiranza di Trump nel cercare di contenere l’egemonia cinese che conquisterà il mondo e se ne accorgeranno sulla loro pelle le prossime generazioni.
Ci sono però due aspetti che vorrei sottolineare ai lettori meno sprovveduti.
La prima è che se voi foste un italiano residente in America e ascoltaste feroci critiche ad un leader di centro destra di casa nostra ma ascoltando solo Rai 3 o leggendo solamente “Repubblica” probabilmente pensereste “Beh, è ovvio, sono testate chiaramente di sinistra”. Pochi sanno infatti che quando la stampa e le TV italiane (ovvero tutte e sempre) citano le quotidiane critiche a Trump della CNN, del New York Times o del Washington Post non fanno che richiamare fonti di stampa da sempre preconcettualmente contrarie a Trump e ai repubblicani perché vicine ed organiche al partito democratico.
Quante volte avete sentito riportare un commento di FOX NEWS o di qualche altro giornale? Mai, perché la sinistra monopolizza l’informazione a livello mondiale, esattamente come – all’estero – è proprio “Repubblica” ad essere sempre citata a proposito dell’Italia.
D’altronde, se Trump fosse solo un cretino e un diavolo perverso, come mai raccoglie l’adesione di tanti americani nonostante le incessanti campagne di questi media?
Sul Russiagate si è sproloquiato contro per anni contro di lui finendo nel nulla, ma nessuno ricorda e si chiede che cosa abbiano combinato Obama o la Clinton, sponsorizzati dai vari politici e governi di sinistra come quello di Renzi, ma soprattutto dai grandi finanzieri del mondo.
I democratici americani sono da sempre abbondantemente foraggiati da questi miliardari (in dollari) oltre che dagli attori, cineasti, intellettuali, grandi “firme” e tanti governi stranieri. Se la sinistra si auto-esalta (e si auto-finanza) va sempre tutto bene, ma se lo fanno la destra, Trump o i repubblicani americani la cosa fa scandalo.
Secondo aspetto invece in chiave europea.
I dazi applicati dagli USA all’Europa per indebiti aiuti comunitari al consorzio Airbus non sono – per esempio – stati decisi da Trump ma sono stati autorizzati dall’ arbitrato di commercio internazionale: era previsto e si attuato..
Ma perché deve pagare piuttosto “tutta” l’Europa se l’Airbus ha sede e produce aerei a Tolosa con benefici di fatto solo per la Francia? Che paghi in gran parte Macron, non tutta l’Unione Europea!
Questo bisognerebbe cominciare a sostenere fortemente a Bruxelles facendone una bandiera ed una battaglia, ma temo che non sarà certo Gentiloni, sponsorizzato dalla grande finanza europea, ad avere il coraggio di farlo. Di questo aspetto, però, non se ne parla mai.
Infine: dobbiamo credere sino in fondo a ciò che Conte ci ha raccontato in merito ai rapporti dei nostri servizi segreti con gli USA? L’Italia gioca sempre a fare la furba, ma mi sa che Trump non sia l’ultimo fesso in circolazione e che i dazi che ci sono stati imposti scontino anche questi nostri atteggiamenti.
È più che un’impressione…
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