-Caro Mauro, quella volta che dal parrucchiere…
“Gran luogo d’incontro, i saloni da barberia. Chiacchieri sull’attualità, divaghi nel pettegolezzo, t’accendi perfino in qualche discussione”.
-T’accapigli, sarebbe il caso di dire…
“A quello ci pensa il titolare del negozio: scompiglia la chioma e la rimette in ordine come si deve. Dunque, rispondendo all’incipit: quella volta in cui da Alfio, il mio parrucchiere e barbiere dal 1967, parlammo di ciclismo”.
-Un passo indietro. Alfio chi?
“Iniziò la carriera come lavorante nel negozio del celebre Pìcc, all’angolo di corso Matteotti con piazza del Podestà, dove oggi c’è una tabaccheria. Dal Pìcc ci andava un sacco di gente, Piero Chiara compreso. Erano amiconi, e non se le risparmiavano. Restò celebre la scherzosa invettiva che una volta gli rivolse Piero: da te non mi farei tagliare neppure un pelo delle terga”.
-Poi Alfio cambiò sede…
“Prima approdando nel locale di via Volta, accanto alla farmacia Mandelli, gestito da Sandrino, altra icona varesina. Poi trasferendosi in proprio in quello che oggi si chiama largo Edgardo Sogno, davanti al multisala Impero”.
-Dunque un giorno si disserta di ciclismo…
“Sì, un lavorante di Alfio, d’origini siciliane a nome Luca, sta lavando i capelli a un signore già d’una certa età e disquisisce di tizio e caio, protagonisti d’una importante corsa. Il cliente gli risponde a tono, anzi con particolare cognizione tecnica. A un certo punto il giovane esclama, quasi meravigliato: ma lei se ne intende davvero. E l’altro: un po’ sì. Mi chiamo Alfredo Binda”.
-Stupor mundi, parlando di bicicletta…
“Pedalatore eccezionale, che dire di più d’un vincitore di tre mondiali? Ma anche uomo curiosamente singolare. Me lo confermò la moglie Angela Ambrosetti, raccontandomi tempo fa un aneddoto a proposito della nascita dell’amore suo con Alfredo”.
-Ovvero?
“Si conobbero a una festa. Lui, che aveva molti anni più di lei, la invitò a ballare. Dopo un minuto le disse: ‘Signorina, sposerebbe uno della mia età?’. Gli replicò: ‘Uno della sua età no. Ma lei sì’. E così prese il via la corsa al matrimonio: era il 1951, basilica di San Vittore”.
-Un altro traguardo vittorioso…
“Il quarto titolo mondiale. Il più desiderato”.
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