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Politica

POST RIVOLUZIONARI

GIUSEPPE ADAMOLI - 25/10/2019

m5sDopo aver scritto molto del centrosinistra e del Pd ecco qualche appunto sul M5S con il rispetto che si deve alla forza maggioritaria del Parlamento.
1) Sbagliato qualificarlo ancora oggi come Movimento antipolitico. Per la verità io non l’ho mai fatto. Semmai si poteva definirlo anti sistema ma è un altro concetto. Voler cambiare molte regole istituzionali è totalmente legittimo.
2) “Non sono di sinistra, non sono di destra” è una baggianata se non è riferita solo e soltanto a dei singoli problemi e progetti. Altro cosa è criticare i partiti di destra e di sinistra ma poi i nodi vengono al pettine e le alleanze si devono fare.

3) Un conto (positivo) è non avere un’ideologia con i paraocchi ma un altro conto (negativo) è non dotarsi di una cultura politica di fondo e unificante che tenga insieme idee, proposte e popolo. I Cinquestelle danno troppo spesso questa impressione.
4) La piattaforma Rousseau in sé non è una cattiva idea e penso che il centrosinistra dovrebbe adottare qualcosa del genere ma bisogna garantirne il pieno controllo democratico e non può mai finire col sostituire le organizzazioni intermedie sociali e locali. Altrimenti diventa un boomerang.

5) La classe dirigente si forma e si prepara anche sul territorio. A Varese non erano nemmeno riusciti a presentare una lista per le amministrative della città. Continuando così la discesa si farà inarrestabile.
6) Il serio garantismo giudiziario non è una concessione agli imputati ma un portato della civiltà occidentale. Sono finiti male tutti quelli che hanno usato il concetto contrario come un’arma politica
7) Neanche dei novelli De Gasperi e Adenauer potrebbero coprire contemporaneamente tutte le cariche che nel corso di un anno ha ricoperto Di Maio.
8) Il rapporto di Di Maio con Conte era stato di amicizia, poi diffidente ed oggi conflittuale. Se il “capo politico” non si libera del tarlo dell’invidia con il premier finirà nel precipizio.

9) Il governo potrebbe anche durare tre anni se non fa soltanto una politica anti Salvini e se non tira avanti solo per eleggere il successore di Mattarella. Ma se le cose vanno bene come si possono escludere delle intese amministrative dello stesso tipo che sono meno impegnative?

10) Su quest’ultimo punto non è tempo di teorizzare alleanze permanenti ma di lavorare con serietà e senso cooperativo monitorando i risultati. Questo vale ovviamente per tutto il centrosinistra e in particolare per il Pd.

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