Opinioni

L’INUTILE TALK

ROBI RONZA - 27/09/2019

Un ulteriore degrado della nostra vita pubblica ci è stato promesso qualche giorno fa durante «Porta a Porta», il salotto televisivo a cura di Bruno Vespa che è in sessione ormai da venticinque anni. Nel corso della trasmissione Matteo Renzi, profugo dal Pd e fresco fondatore del nuovo partito Italia Viva, ha lanciato al leader della Lega Matteo Salvini la sfida, subito raccolta via Internet, a un confronto diretto davanti alle telecamere. Teatro della tenzone: una prossima puntata della stessa «Porta a Porta», il parlamento parallelo presieduto da Bruno Vespa che inizia adesso la sua venticinquesima sessione.

Con cupida soddisfazione Vespa ha subito annuito. Lo spettacolo infatti è ovviamente assicurato, con comprensibile gioia per lui che non solo conduce «Porta a Porta» ma ne è pure il produttore.

A parte però lo spettacolo, che cosa potrà venirne fuori di buono per il nostro Paese? Niente. Non è certo in un quadro del genere che si potrà davvero capire quali serie risposte l’uno e l’altro intendono dare ai grandi problemi, irrisolti ormai da decenni, che pesano sulla nostra economia e sulla nostra società. Problemi complessi e incancreniti che vanno affrontati non in modo episodico e improvvisato, come sin qui è accaduto (quando è accaduto), ma con politiche complesse e sistemiche, ben meditate e ben preparate; e che non si possono certo spiegare a colpi di slogan e di battute.

Non se ne può più di un dibattito politico in cui Renzi, Salvini, Di Maio e compagnia bella si accusano reciprocamente di bramare la conquista e il mantenimento delle “poltrone”, ossia del potere. La politica è il luogo del potere, e tutti coloro che fanno politica sono in lotta per il potere. Sarebbe strano il contrario. Come cittadini e come elettori saremmo degli sciocchi se pretendessimo o ci illudessimo che in politica le poltrone siano degli sgabelli pieghevoli da viaggio. Ciò che ci interessa e ci deve interessare è piuttosto quale uso gli uni o gli altri intendono fare del potere. Se insomma una volta seduti sulle poltrone faranno qualcosa di buono per il Paese e non soltanto per loro. Uno scontro tra i due galli che si disputano oggi la ribalta della vita pubblica italiana sarà magari un bello spettacolo (per chi ama questo genere di combattimenti) ma al riguardo non ci servirà a nulla.

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