Una notizia marginale, ma interessante per le implicazioni future: tre settimane fa i responsabili di Facebook e Instagram hanno oscurato i siti di Casa Pound e Forza Nuova.
Non entriamo nel merito del provvedimento specifico, ma – per una valenza generale – si pone per la prima volta il problema su chi debba avere l’onere e l’autorità di fare questa scelta in un mondo sempre più globalizzato.
Chi e in base a quale autorità giuridica (e di quale stato?) può insomma sostenere e giudicare se un gruppo, una associazione, un privato o un movimento “…sostiene gruppi violenti o criminali, esprime minacce a terzi e diffonde discorsi legati all’odio o alla discriminazione verso le persone per la loro razza, etnia, religione, sesso, orientamento sessuale o manifesta l’intenzione o il supporto ad atti di violenza fisica”?
Credo che se un gruppo attuasse specifiche azioni violente o contro le leggi del proprio stato dovrebbero pensarci piuttosto le polizie addette ad intercettare e denunciare, magari su indicazioni proprio dei responsabili dei social, ma non la “proprietà” delle reti.
Saranno successivamente i tribunali – speriamo equi – ad eventualmente condannare, ma come si può condannare in anticipo (e quindi “oscurare”) qualcuno che abbia anche solo “l’intenzione” di fare futuri atti violenti o più genericamente discriminatori, soprattutto se solo alcuni dei propri adepti li avessero fatti in passato?
Non lasciamoci fuorviare pensando a chi oggi viene “oscurato” ma a chi potrebbe esserlo in futuro.
La storia insegna quanto sia ricca la messe di provocazioni, depistaggi, decisioni più o meno inique tutte basate sul “politicamente corretto” o meno.
Il controllo delle masse e la criminalizzazione degli avversari è sempre stato l’abc del potere e basta il sapiente montaggio di un filmato su dei disordini di piazza per portare il telespettatore a giudicare “da solo” di chi sia la colpa degli incidenti, ovviamente senza poter vedere e valutare cosa altro (o perché)non sia stato eventualmente filmato o trasmesso.
Ci rendiamo conto di come grande sia il potere dei media e sia sottile quindi il confine tra la doverosa condanna per atti violenti e la discriminazione nel nome della anti-discriminazione?
Se Casa Pound è da cancellare, a che livello e quando diventano “cancellabili” allora associazioni, governanti, ras, boss mondiali violenti di diverso calibro e titolo?
Putin è da discriminare? E Maduro in Venezuela, oppure il regime cinese? Sono più violenti i cinesi contro i tibetani, i tutsi contro gli hutu, le forze di polizia di decine di paesi totalitari oppure Forza Nuova? Se Radio Maria parla male dell’Islam è da togliere dal web? E i siti degli estremisti indù che bruciano in India le chiese cristiane – o quelli islamici che discriminano le donne – sono stati forse cancellati?
Stando solo all’Italiaanche i no-global, alcuni gruppi anarchici e perfino i NO-TAV non hanno forse anche loro alcune caratteristiche violente, come Forza Nuova?
Il discorso si amplia: è “violento” un governo che impedisca ai propri cittadini di leggere o accedere alle reti? Se lo è, perché allora non viene anche lui “oscurato”?
Eppure provate in Iran o in Cina ad aprire sul vostro computer un sito estero che parli contro il governo, o anche solo a leggere un quotidiano straniero via web…
È corretto insomma che la dirigenza di un sistema informatico – che in pratica già domina il mondo – possa arrogarsi anche il diritto alla censura?
Perché chi oggi viene oscurato e non può più accedere al web diventa presto un “nulla”: non può più parlare, diffondere, comunicare. Da una parte l’oscuramento diviene un dichiarato argine contro la potenziale violenza, ma dall’altra è facile cadere proprio nella discriminazione.
Credo che su questo tema serva quindi un dibattito molto serio e più ampio ad ogni livello e non certo per “difendere” Casa Pound o Forza Nuova, ma perché potenzialmente possiamo diventare realmente tutti oscurabili con conseguenze incalcolabili sulla libertà dei singoli e del sistema.
Soprattutto, quante potenze finanziarie – che a loro volta controllano la rete – generano allora ogni giorno violenze ed ingiustizie dalle conseguenze sociali, economiche ed umanitarie molto più gravi a livello mondiale che non quattro nostalgici che fanno il saluto romano?
Anche questi aspetti dovrebbero essere oggetto di discussione perché sono i veri “buchi neri” di una rete che rischia di essere sempre più potente, ma anche più opaca.
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