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Chiesa

DON ATTILIO, GRANDEZZA E UMILTÀ

CESARE CHIERICATI - 27/09/2019

nicoraSarà un secondo convegno di studio a fare memoria del Cardinale varesino Attilio Nicora morto a Roma il 22 aprile 2017. Questa volta l’incontro pubblico, in programma sabato 5 ottobre alla Camera di Commercio di Varese – ore 9.00 -cercherà di mettere in primo piano e analizzare i rapporti tra “Chiesa e società” alla cui costruzione l’alto prelato si è sempre dedicato con grande impegno, acutezza di analisi e di proposte. In un primo convegno, svoltosi il 12 maggio dello scorso anno, l’attenzione si era invece focalizzata sul suo essere stato al tempo stesso generoso pastore e diplomatico di altissimo livello al servizio della Chiesa e della società civile italiana.

Del resto nella prefazione al volume “Stare con il Signore, andare verso i fratelli”, Studium edizioni, che raccoglie scritti e interventi di Nicora, il Segretario di Stato Pietro Parolin ha scritto: “La sua fu una personalità capace di intrecciare dimensioni tra loro distinte, come una vita interiore schiva e riservata ed un’elevata sensibilità pastorale, una ricca umanità e una formazione giuridica di altissimo livello. Ciò gli ha permesso di svolgere in maniera fruttuosa ogni ministero…”

Don Attilio Nicora, così preferiva essere chiamato dagli amici di Varese dove era nato il 16 marzo 1937 nel rione della Motta, ha alternato impegni pastorali (a Milano con il Cardinale Martini poi come Arcivescovo a Verona) a quelli istituzionali in un crescendo di responsabilità che lo portarono ai vertici della Conferenza episcopale italiana (era diventato Vescovo a soli quarant’anni), poi alla presidenza dell’Apsa, l’organismo che amministra il patrimonio della sede apostolica, quindi nella “vigilanza dello Ior”, la banca vaticana, e infine a capo dell’Aif, l’autorità di informazione finanziaria. Tre ruoli declinati all’insegna della massima trasparenza nonostante difficoltà e ostacoli di ogni genere. Si dimise dall’incarico il 30 gennaio 2014.

Molteplici sono i contributi da lui forniti in altri campi: come esperto per l’insegnamento della religione nelle scuola, nella “battaglia” per il Crocifisso nei luoghi pubblici, come vicepresidente degli Episcopati della comunità Europea. Il suo capolavoro resta comunque la ridefinizione, negli anni ottanta, degli accordi tra Chiesa e Stato italiano e l’introduzione dell’8 per mille, strumento decisivo per il dignitoso sostentamento del clero. Il Cardinale Nicora fu anche presidente della Caritas dal 1990 al’92 dopo essere stato in precedenza protagonista di quella ambrosiana. Su questo decisivo momento della sua biografia si soffermerà durante il convegno mons. Angelo Bazzarri, presidente emerito della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Don Marco Casale, responsabile della Caritas decanale, farà invece il punto sulla realtà varesina.

“Stare con il Signore, andare verso i fratelli” è il titolo della relazione di apertura di mons. Giuseppe Merisi, vescovo emerito di Lodi, legato da fraterna amicizia a don Attilio. I due interventi centrali dell’incontro sono rispettivamente affidati al professor Luigi Franco Pizzolato e alla parlamentare europea Patrizia Toia. Pizzolato si soffermerà “Sull’ impegno del cristiano nella città dell’uomo” mentre l’on. Toia analizzerà “L’esperienza milanese: l’attenzione ai cristiani impegnati in politica”. Due temi che vanno alla radice del pensiero e dell’impegno del Cardinale Nicora considerato a ragione “il grande teorico dell’impegno cattolico nel sociale”. A introdurre e a chiudere la riflessione sul suo lascito culturale e spirituale sarà il professor Angelo Mattioni che di Nicora fu compagno al Liceo Cairoli di Varese e amico per tutta la vita. La comunità cittadina sarà rappresentata dal sindaco Davide Galimberti, la Chiesa varesina dal prevosto mons. Luigi Panighetti.

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