La passione e la cultura ciclistica del nostro territorio hanno una lunga tradizione.
Non ci sono, fino a una certa data, notizie relative ai velocipedi eccetto la pubblicità della ditta Rusca di Varese che propone velocipedi inglesi sulla “Guida Ufficiale della esposizione regionale varesina” del 1886.
Dalle cronache locali la prima notizia conosciuta ci ricorda che all’Esposizione Regionale Varesina del 1887 era presente una Società Alpinisti e Velocipedisti (curiosa unione ), non si sa se di origine locale. Il 19 settembre dello stesso anno alle due del pomeriggio si ebbe una gara con circa cento partecipanti in piazza del Mercato (ora Repubblica ).
Il territorio varesino offriva mete per belle scampagnate, infatti il 22 maggio 1892 il Veloce Club Milano organizzò una gita a Luino, fino a Varese in treno, in bici a Luino con pranzo all’hotel Simplon.
Il 30 marzo 1893 il Comune di Varese regolò l’uso del velocipede ormai diventato di uso frequente. Tutti i possessori di velocipedi dovevano notificarli per ottenere la licenza d’uso previo pagamento di una tassa annuale di cinque lire per i velocipedi di proprietà privata e di tre lire per quelli destinati al noleggio. Dopo la notificazione veniva rilasciata una targhetta da applicarsi ai velocipedi. Ai quali fu vietata la circolazione tra le vie Cavour, Garoni (ora Vittorio Veneto), Magatti, Bernascone, Veratti, Vetera e Dandolo. Coloro che dovevano esercitarsi (scuola guida individuale) potevano farlo in viale Belforte, sulla strada per Laveno ed in piazza Mercato.
La prima gara ciclistica conosciuta nella nostra zona è la Milano-Varese che si corse il 27 agosto 1893; il vincitore, il milanese Mario Corbella, impiegò un’ ora e cinquantatre minuti; alla gara parteciparono anche due donne.
Nel marzo 1897 la “febbre ciclistica” contagiava la nostra città, il 19 si apriva infatti in via Pozzovaghetto (attuale via Volta) l’Emporio Ciclistico Varesino che “invogliò alcuni appassionati del genere a fondare la “Società Velox Sport Prealpi”.
Nel 1896 Speri Della Chiesa inserisce la bici nella sua poesia ” El ‘Gerlin’ prestinee ” dove narra di un prestinaio luinese:
“ Largo! largo! far largo! drin! …drin!…drin!…
Vedii minga che ven la bicicletta? ….”
Nel 1898 anche nel Varesotto ci furono alcuni tumulti cagionati dall’aumento del prezzo del pane ed il comando militare proibì l’uso delle biciclette perché usate dai rivoltosi per scambiarsi ordini. Il 14 giugno fu condannato per oltraggio all’esercito dal Tribunale militare per i tumulti, con altri rivoltosi, il fabbricante di biciclette di Varese Emilio Boggi. A settembre per i festeggiamenti previsti per l’inaugurazione del nuovo impianto di luce e forza motrice elettrica della Margorabbia, si svolsero anche concorsi ciclistici.
Succedevano anche degli incidenti mortali come quello accaduto il 21 luglio 1899 al negoziante di cementi Emilio Bombelli che scendendo da piazzale Litta a Biumo Superiore “andò a dar di cozzo” contro un muro in via santa Teresa (ora Walder) rimanendo cadavere all’istante. Altre disgrazie successero in tempi successivi.
Nel marzo 1901 era previsto un convegno ciclistico per il giorno 26 maggio in occasione dell’inaugurazione del monumento al Garibaldino.
Nell’agosto all’Esposizione Varesina venne presentata una bicicletta natante che attraversava il laghetto dei giardini, esperimento ripetuto sul lago alla Schiranna e a Bodio. Il 15 settembre il Touring Club Italiano, Consolato di Varese, organizzava sempre presso l’Esposizione un “Grande Convegno Ciclistico ed Automobilistico Internazionale” al quale parteciparono oltre settecento concorrenti provenienti da tutta Italia.
Nel giugno 1903 anche i Carabinieri di Varese adottarono il moderno mezzo di locomozione.
Il 7 giugno 1904 venne fondato il Club Ciclistico di Varese che contava anche una sparuta sezione femminile nei locali dell’albergo Italia.
Luigi Ganna da Induno primo vincitore del giro d’Italia, era socio dell’Unione Sportiva Varesina ma correva per l’Unione Sportiva Milanese. Nel 1915 diede vita ad uno stabilimento per la produzione di biciclette.
Nel 1909 Carlo Felice Buzio e Enrico Restelli fondarono la “Restelli, Buzio & C. ” per la fabbricazione di biciclette e motori.
Il 4 agosto 1913 fu inaugurato, con la partecipazione di numerosi appassionati di ciclismo e motociclismo, il velodromo alle Bettole nel complesso dell’ippodromo, la cui pista ciclistica fu ammodernata nel 1931.
Il 22 giugno 1919, organizzata dal Club Sportivo Varesino, vi fu la prima edizione delle Tre Valli Varesine, allora riservata ai dilettanti.
Nell’agosto 1920 fu organizzata una corsa ciclistica Milano – Varese – Campo dei Fiori che mise a dura prova i partecipanti.
Per usare la bicicletta nelle nostre zone collinose “ga vörèn i garùni” (copyright Binda), si spiega così la presenza ancora attuale di ottimi ciclisti.
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