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Società

CAMPIONE DI GENEROSITÀ

LUISA OPRANDI - 24/03/2012

“Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, potrei non esserti guida. Cammina al mio fianco e sii solo mio amico”. Ti accoglie con questa frase di Camus il Bof sul suo blog. Meglio dire UN BOF come Roberto ama identificarsi. Forse per sottolineare quel sentirsi “uno dei tanti”, un uomo che spontaneamente spalanca sorrisi quando ti incontra, che non dimentica mai nessuno e quando lo chiami, a qualsiasi ora, c’è. Per lui tutto questo è normale ed invece proprio questa “normalità” lo rende speciale.

Probabilmente quando, al rientro da alcuni giorni fuori Varese, si accorgerà che ho parlato di lui mi dirà il consueto “stèla…ma cosa ti è passato per il cervellino?”. E ripeterà che solo a Varese “ci sono decine e decine di persone che fanno dieci, cento volte ciò che faccio io e nessuno le conosce”. Il Bof ce li ha tutti in mente i volti di quelle serene mamme di ragazzi disabili che sono le tante splendide storie di quella che lui chiama la “grande umanità in ombra” che ci vive accanto silenziosa. Ma sì, in fondo, è vero: raccontare chi è il Bof può risultare superfluo perché basta partecipare al Convegno annuale che da quasi un decennio organizza nella nostra città a favore dello sport per disabili fisici e intellettivi per rendersi conto della familiarità che gli viene riconosciuta dai tanti ragazzi, genitori, associazioni, dirigenti sportivi, istituzioni del territorio e gente comune.

Lo stesso accade nelle scuole della provincia dove Roberto promuove la cultura della pratica sportiva per disabili. Un cammino che presto sfocerà in un progetto “targato Varese” e che vedrà coinvolti promotori, esecutori e sostenitori. Un amore reale per chi è maggiormente in difficoltà che è diventato scelta di vita, capace di coinvolgere con entusiasmo tutti coloro che gli vivono accanto: la sua bella famiglia, gli amici, i personaggi dello sport, dello spettacolo, della comunicazione. Con Sergio Gianoli e il campione di ciclismo Stefano Zanini ha fondato tre anni fa l’Associazione SESTERO che opera nel settore della promozione sociale e, se si va sul sito www.handicapire.org si impatta in un Bof che fa le boccacce, in un archivio di braccia alzate da una carrozzina, di occhi a mandorla di felici ragazzi down, di immagini da un viaggio nell’Africa “vera, quella nera e della povera gente”, un’Africa dove, ti racconta il Bof, si va per ricevere e per capire.

Non sta certo a me dire qualcosa in più di questo “ragazzo” noto e amato, giornalista accreditato nel 2008 a Pechino, due anni fa parte della redazione paralimpica SKY a Vancouver e in questi giorni riconosciuto dal Comitato organizzatore della festa cittadina di S.Giuseppe come “significativo esempio di generoso impegno, nel solco dell’umana solidarietà”. Ma un amico così ti segna la vita e forse solo lui sa davvero contare i sorrisi che ha saputo fare rinascere dalla fatica. Per tutti quei sorrisi gli diciamo grazie. E anche se il Bof ha fatto propria la frase di Escrivà “Non occorre fare cose speciali, è sufficiente fare con amore cose normali” gli diciamo che ci piace il Bof, ci piace davvero.

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