Anche se un mutamento possa verificarsi appare comunque allo stato del tutto impossibile ipotizzare un recupero in rosso rispetto alla Mercedes.
Un barlume di luce si era presentato con quella possibile vittoria di Leclerc poi volatilizzatasi per un errore di Maranello.
Per capirci qualcosa di queste benedette (un miracolo da benedire) vetture… Un guasto elettrico che aveva bloccato Leclerc si era pensato riparabile: niente di niente.
Si è ripreso a correre con gli altri sempre avanti e i nostri a seguire le scie.
E adesso si ricomincia a pensare quanto manca alla riscossa. Volendo fare un esame puntuale si deve senz’altro dire l’ultima ovvero che con la rossa si è vinto con l’ultimo poggiar di mani di Schumacher sul volante, seguito dai successi di Alonso con più merito del pilota che della macchina.
Poi un volo di Vettel e stop. Anzi per la verità con danni procurati dallo stesso Vettel seguito successivamente da errori in proprio e avarie della vettura; poi a questo punto tutto di negativo per parte del pilota, ma ancora più della macchina.
Insomma fare una radiografia si potrebbe… dopo avere detto delle imprese di Schumacher, in fatto di macchina la gloria è svanita dopo la partenza di Todt. Mai allora si sarebbe potuto ipotizzare il declino attuale.
Nebbia, dunque, persistente. Difficile capire come – errori di Vettel a parte – anche sulla vettura non si facciano miglioramenti.
Il fatto è che i progressi devono essere radicali e, al contrario, non si ha la minima idea di come possano essere realizzati.
Si diceva che su Schumacher era sfiorita la Ferrari nonostante qualche stiracchiata prova di Alonso per non farla del tutto appassire.
Oggi si è messi male, senza riuscire neppure a fare quello che riuscì ad Alonso.
E la tristezza è tanta.
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