Ambiente

UN PARCO AD AVIGNO

ARTURO BORTOLUZZI - 05/04/2019

L’assessore alla tutela ambientale del comune di Varese ha annunciato che, come chiesto da tempo dai suoi abitanti, Avigno, possa avere un’area verde per lo svago dei residenti e per fare scorrazzare i cani un’area dedicata. I soldi necessari a comprare recinzioni, giochi, panchine e cartelli sono già stati reperiti nel bilancio: si parla di 22mila euro in tutto. Sui tempi, invece, l’assessore ha assicurato agli organi di informazione che: «Sarà fatto il più in fretta possibile, nel frattempo chiedo a tutti di avere ancora un pizzico di pazienza, nel rispetto reciproco».

L’area è stata identificata in quella presente tra via Saffi e via Astico. C’è stata, probabilmente inaspettata, la protesta di molti residenti del rione che invece hanno chiesto di non realizzare l’area riservata ai cani (e proprio per questo hanno raccolto e protocollato in Comune una settantina di firme).

La risposta dell’assessore è stata chiara: «Non voglio fare alcuna polemica e capisco che ognuno abbia le proprie esigenze: qui abbiamo la possibilità di realizzare un progetto che dia spazio a tutti».

Ho quindi scritto all’assessore quale presidente dell’associazione Amici della Terra Varese per manifestargli il nostro pieno sostegno al suo operato. È giusto che venga trovata un’area dedicata perché i cani del quartiere non abbiano a imbrattare gli spazi pubblici, come era stato denunciato in passato per quanto riguarda la zona di Masnago.

C’è un ‘però’ che deve essere tenuto in conto. L’area cani deve essere minimamente sorvegliata e avere delle regole precise. Ci deve essere l’obbligo di raccogliere sempre le deiezioni e sempre gli animali vanno tenuti a guinzaglio al di fuori dell’area stessa. Il cane dovrà sempre avere la presenza del padrone e non dovrà essere causa di disturbo al di fuori della tollerabilità umana. Il padrone consapevole, dovrà impedire eccessi disturbanti e questo deve essere posto come regola. Di fatto, non abbiamo mai letto di aree cani a Varese, dove si siano verificati casi di difficili convivenze tra cani e terzi, nonché il perpetrarsi di odori molesti.

Rimangono tutte le rimostranze e le proposte che noi abbiamo fatto all’assessore alla tutela ambientale per la gestione dei cani nel comune di Varese e per la necessità che si discuta del nuovo regolamento cani, predisposto dal Presidente della Commissione tutela ambientale che non deve rimanere solo un atto del palazzo e tenuto in palazzo.

Le rimostranze che sono state fatte, dimostrano che nella città di Varese manca comunque il compimento di un dibattito sul rapporto animale-città e che troppo spesso dei cittadini prendono animali domestici senza minimamente peritarsi dove questi possano fare i propri bisogni. Dall’altra parte, vi sono persone che giustamente sono preoccupate perché altri possano comportarsi senza guardare alle proprie necessità.

Questo è un problema che deve essere risolto dal Comune. Troppo spesso, questo ha dimostrato di non voler occuparsi di mettere nero su bianco delle regole precise sulle modalità attraverso le quali il privato deve tenere il proprio beniamino.

Di sovente tutta l’iniziativa del Comune è sfociata solo nella realizzazione di un’area cani. In città, rendiamoci conto del fatto che il Comune è stato troppo poco percepibile dai padroni degli animali in materia di assistenza e di sanzionamento.

Che cosa è necessario? Come abbiamo scritto in passato sarebbe d’uopo che i vigili urbani, come prescritto dalla legge, possano svolgere attività per i cittadini al di fuori della elevazione delle contravvenzioni per il mancato rispetto della normativa viabilistica e che, quindi, due volte al giorno possano recarsi nelle poche aree cani presenti in città, vedere quelle che sono le loro criticità e se sono rispettate le regole di convivenza civile animale-uomo.

Nell’ambito delle nuove regolamentazioni che devono essere assunte in merito alla gestione dei rifiuti, potrebbe essere conveniente che la società che verrà prescelta per compiere questo servizio a favore della cittadinanza, almeno mensilmente si occupi del servizio di disinfestazione delle aree cani perché possa essere evitato il contagio sempre possibile.

Da ultimo, abbiamo chiesto che il tema venga affrontato non solo dall’assessore alla tutela ambientale del comune di Varese ma anche dall’assessore che si occupa per la città delle necessità dei quartieri e che sia oggetto di una discussione in Commissione tutela ambientale.

Per quanto riguarda le panchine e i giochi che verranno messi nel parco, chiediamo in base a quali criteri si sia provveduto alla loro scelta. Chiediamo anche se sia stato individuato uno o più cittadini che possano essere referenti del Comune per quanto riguarda il controllo di tutte le attività che possano svolgersi nell’area, nonché piccole porzioni di terreno quali orti urbani.

Nel caso in cui i referenti siano stati reperiti, chiediamo di poter sapere dall’assessore competente quando li sentirà, già chiedendo sin d’ora copia del verbale. Se questi, invece, non siano stati trovati chiediamo quali azioni l’Assessore competente intenda compiere.

L’assessore alla tutela ambientale non ha risposto alle nostre domande. Lo ha fatto invece l’assessore che si occupa delle esigenze dei quartieri cittadini. Ha tenuto a dirci che: ”Per rispondere a quanto richiesto: so che l’assessore De Simone ha convocato delle riunioni con gli abitanti di Avigno, ma non sono a conoscenza degli esiti di tale incontro. Le Gev sono le figure proposte a effettuare sanzioni ai proprietari di cani indisciplinati e ho sollecitato l’assessore De Simone perché venga apposta una chiara cartellonistica sui doveri dei proprietari di cani che usufruiscano della zona in oggetto”.

Attendiamo speranzosi una risposta esauriente dall’assessore alla tutela ambientale. Attendiamo anche che, come abbiamo chiesto, si possano approfondire i temi da noi toccati nella Commissione ambiente del comune di Varese.