Sport

IL SOFFIO DELLA RUOTA

ETTORE PAGANI - 22/03/2019

 L’aria di ciclismo comincia a far sentire il suo soffio.

 “Strade bianche” hanno aperto i polmoni per la prima boccata sul suolo italico, poi verranno le altre strade, a fil di logica anche più impegnative di quella d’apertura.

 Salvo imprevisti il calendario dovrebbe rientrare nella normalità. Quello che invece è tutto da vedere è che anche alla vigilia suscita considerevole curiosità lo stato del nostro ciclismo, quello tricolore.

 A parte tutti gli altri non è che le ultime precedenti prove dell’ultimo calendario abbiano fornito notizie confortanti: il piatto è sulla tavola imbandita più per gli altri che per i nostri. Speriamo di presentare qualcosa di gustoso a favore dei presenti in tricolore su quella tavola imbandita.

 In poche parole l’incognita regna ancora sovrana per quel che ci riguarda. Soprattutto restano da scoprire le condizioni dei nostri nomi più in vista, ma non privi di incertezze nell’anno passato. Si parla, ovviamente, di Nibali e di Aru, rimasti con scarsa benzina nelle ultime gare, a parte un piazzamento di Nibali nella Tirreno-Adriatico. Abbondante, invece, il piatto degli stranieri, buoni interpreti sia nelle prove in linea (giro di Lombardia in testa) come in quelle a tappe.

 Più in là del ruolo di comprimari i nostri non sono andati, sempre discontinuo il rendimento… Curiosità, quanta, tanta curiosità e soprattutto speranza di ritorno dei “vecchi” e anche se in questo caso non guasterebbe il fiorire di qualche novità. Una curiosità – si diceva – che dovrebbe sfociare quanto a nostro dire sulla Milano-Sanremo.

Facciamo conto, allora, su qualsiasi santo. Remo o non Remo.