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MEO IL GRANDE

ETTORE PAGANI - 01/03/2019

Meo Sacchetti con i colori di Varese si è sempre trovato a completo agio quando arrivò al nostro basket e presentava credenziali di buona fama, ma fu proprio Varese a lanciarlo verso gradini più alti. È stato uno di quegli acquisti che non sempre sono a portata di mano, ma che se arrivano fanno l’en plein del tutto okai.

Serio da non fare posto al minimo sbaglio e soprattutto ottimo in ogni fase di gioco ben lungi dalle fantasie anche folkloristiche di qualche successore, come tale impeccabile in ogni movimento; forse in difesa è preciso nel suo compito quanto in attacco a Sassari dove successivamente approdò.

Sostanzialmente non sbagliò un colpo ottenendo ottimi risultati e conducendo una squadra anche al titolo tricolore.

Gli portai in un certo senso sfortuna quando nel corso di una telefonata Tonino Zorzi mi precisò che si trovava a Sassari dove la sua squadra stava per entrare in campo per affrontare la formazione di Sacchetti; Zorzi mi richiamò subito dopo l’incontro per comunicarmi con buona soddisfazione di avere sconfitto la formazione locale: uno contro l’altro due campioni.

Stentai a capire come la pallacanestro non arrivasse a portare Sacchetti come coach a Varese stanti le sue evidenti doti e qualità, ma anche nel basket si sono avute direzioni diverse. Stranissima, però, la direzione seguita dalla società di Sassari quando proprio la capacità di Sacchetti portò la sua squadra al titolo nazionale

Il Meo ha guadagnato ricevendo la carica di ct della Nazionale… mentre la panchina di Sassari ha avuto più di un successore e adesso Meo Sacchetti si è ripresentato a Varese per ricevere dagli appassionati di basket un simpaticissimo e caldo applauso e titolo onorifico.