Sono troppo arrabbiato per commentare lo “studio” voluto da Toninelli e così faccio mio il giudizio del Commissario straordinario per la TAV Paolo Foietta che ha commentato ‘Siamo passati dalla farsa alla truffa. Un’analisi realizzata solo per far quadrare i conti in base a quel che vuole il padrone”
Giudizio esagerato? Sottolineo che ben 7 (sette!) commissioni di esperti negli anni hanno sempre sostenuto come la Torino-Lione fosse un’opera strategica e conveniente, appariva scontato che una commissione costituita ad “hoc” per vederne le negatività approdasse a questi risultati.
Mi rivolgo con un esempio all’intelligenza dei lettori visto che i conteggi del “metodo Ponti” stimano il “deficit” per la TAV legato anche al fatto che con il nuovo tunnel i TIR andrebbero per ferrovia consumando meno gasolio (quindi perdita delle accise sul carburante per lo stato) e i gestori (privati) dell’autostrada del Frejus incasserebbero meno pedaggi per il minor traffico. E’ un metodo di ragionamento ridicolo perché, a parte il fatto che meno gasolio consumato significa aria più pulita (quanto vale?), la faccenda dei pedaggi dà allora in mano a Toninelli un jolly: costringere la SITAF a ridurre finalmente il mega-pedaggio oggi imposto in autostrada (15 euro per un’auto tra Torino e Oulx, per soli 60 km!).
Avremmo automobilisti da subito più contenti e un progetto TAV maggiormente “in attivo”! Il ragionamento sembra assurdo e lo è, ma è assolutamente nella “logica Ponti” con criteri di valutazione che sono molto opinabili (ed infatti c’è chi nella commissione non ha firmato le sue stesse conclusioni).
Per esempio calcolare in 60 anni il “ritorno” degli investimenti dell’opera. La galleria del Sempione funziona benone da più di 100 anni e la scavarono a mano, con dinamite e picconi. Applicando il coefficiente 100 anni di ammortamento alla TAV il progetto sarebbe in utile, invece lo si considera esaurito in soli 60. Perché? Solo per arrivare al dato negativo “commissionato” dal M5S.
D’altronde guardate gli svizzeri, notoriamente stupidi (??!!) in fatto di soldi e in campo economico-finanziario: come mai in pochi anni hanno realizzato sia il tunnel ferroviario di base del Gottardo (57 km) che quello del Loetschberg (34,6 km)? Per divertirsi a buttar via soldi, oppure perché convinti di guadagnarci? Intanto loro già oggi caricano i Tir a Basilea e li scaricano a sud delle Alpi.
Intanto i grillini sono stati protagonisti di una crisi diplomatica tra Italia e Francia che oltre alla TAV ha coinvolto anche i loro rapporti con i “gilet gialli” ora ricusati.
Da segnalare che nel pieno della crisi ci sono stati però anche fatti significativi e positivi perché è proprio vero che a volte i “piccoli” sono più saggi e sono capaci di dare lezione ai “grandi”.
Per esempio i sindaci dei comuni francesi di Saorge, La Brigue e Breil sur Roya, in val Roya, nell’entroterra di Ventimiglia, hanno esposto il tricolore italiano accanto a quello francese: una dimostrazione di amicizia nei confronti dei colleghi di Cuneo, Imperia e altri Comuni che, a loro volta, hanno esposto il vessillo francese.
Un segno di distensione dopo l’inasprimento dei rapporti tra i due Paesi. Sono particolarmente legato a Breil perché è lì che ho passato alcuni mesi della mia vita, ma è bello pensare che in una terra che è stata prima Savoia poi Italia ed ora è francese (grazie al trattato di pace del 1947, ennesima pagina dimenticata della nostra storia) si dimostri di andare al di là dei confini politici.
Dal canto suo il sindaco di Nizza Christian Estrosi ha organizzato una manifestazione di amicizia italo-francese in piazza Garibaldi perché – anche questo forse non tutti lo sanno – l’“Eroe dei due Mondi” era nizzardo e dal 1860 si ritrovò – dopo la cessione di Nizza alla Francia – anche “straniero in patria”
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