Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cara Varese

TRASCURATA PERIFERIA

PIERFAUSTO VEDANI - 01/02/2019

Il Pronto Soccorso del Circolo

Il Pronto Soccorso del Circolo

A poche ore dalla dura e inattesa reazione di un congiunto di un suicida all’ospedale di Gallarate, a Varese c’è stata una denuncia alla polizia per inadeguata assistenza a una paziente ospite della barellaia del “Circolo”.

È grave l’episodio che fa scoprire quanto da tempo sia tormentata anche la realtà del Pronto Soccorso di Gallarate: emergono infatti altri danni ascrivibili alla “cultura“ aziendale della sanità lombarda, forse adatta a comuni lavorazioni del ferro, del legno o delle verdure ma non alla cura efficace e razionale della salute dei cittadini, il bene immateriale più importante e nobile ai primi posti dei loro diritti.

Valuterà la magistratura la portata di quanto è avvenuto all’ospedale di Circolo, episodio che sembra non avere precedenti nelle cronache cittadine.

Se dovessero essere ipotizzate eventuali responsabilità penali ci sarebbe l’occasione per verificare anche e soprattutto gli ingranaggi della burocrazia sanitaria, superando finalmente le robuste cancellate e i ponti levatoi che a oggi rendono infallibile e intoccabile la gestione delle direttive del mondo della salute nei confronti dei cittadini e dell’attività di medici e infermieri, attivi sul primo grande fronte del dolore e dell’assistenza.

Nel tempio nazionale di un’attività di alto profilo sociale e scientifico, di una cultura del lavoro che richiede a tutti sensibilità, impegno, preparazione e studi, dovrebbero avere spazio e collaudata capacità di valutazione e di controllo solo persone di elevata preparazione. Nella centrale della nostra salute ce ne sono, ma non sono sufficienti,

La grave crisi del sistema sanitario lombardo oggi colpisce i cittadini più indifesi, ma prepara anche un futuro nero a intere nuove generazioni perché la sanità da troppo tempo è un centro di potere affidato a partiti e persone che appunto non hanno a sufficienza esperienza e sensibilità per garantire una macchina assistenziale adeguata.

Varese non era ancora ricca e potente, ma già nel 1911 aveva un ospedale d’avanguardia e a migliorare il sistema sanitario nel tempo avrebbero contribuito non pochi privati con notevoli donazioni.

La sanità- azienda, invenzione e in alcuni casi greppia regionale del potere nazionale, negli ultimi due decenni ha ridotto da 1200 a 450 i posti letto del Circolo creando così problemi enormi ai cittadini e al personale sanitario. Per di più da noi Milano non ha completato il suo rivoluzionario sistema assistenziale perché ha le casse vuote!. È uno dei più grandi fallimenti lombardi e varesini.

Lombardia alla canna del gas, disarmanti le prospettive per noi se la comunità non reagisce. Ai tempi di Berlusconi e di un Centrosinistra fortemente alternativo politicamente eravamo già dei non classificati cioè solo un serbatoio di voti annoiati; oggi con Salvini e gli uomini che fanno vedere le stelle ai loro elettori (e a noi) siamo ancora e sempre vera e trascurata periferia.

Salvini infatti si preoccupa di noi come frontalieri del Nord Ovest e quindi difficilmente ce la faremo a riavere la parte che ci spetta di tutto quello che in tanti anni oltre ai voti abbiamo generosamente dato a Roma e Milano.

Salvini sembra che si sia mosso bene nei raid al Sud.

Si dice che forse i nuovi suoi fans gli metteranno nella valigia un vasetto di formiche, affettuoso souvenir personale. E appropriato omaggio a Palazzo Lombardia e alla sua sanità.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login