Da quando ho avuto la possibilità di guardare l’immensa quantità di antenne che si appoggiano sul tetto del Grand Hotel Campo dei Fiori sono rimasto profondamente orripilato da quella grandissima selva di trasmettitori che stonavano e stonano tuttora con la bellezza e l’armonia di un immobile che fa intendere come il territorio varesino possa essere un vero e proprio scrigno di preziosità da chi prende da Milano l’autostrada dei laghi verso il nostro territorio.
Quasi tutti gli assessori alla tutela ambientale del comune di Varese hanno cercato di risolvere questo problema, che ognuno ha preso in carico, tanto da far apparire la questione come se fosse stata risolta.
Per esempio l’ex assessore del comune di Varese Clerici il 7 agosto 2013 su un quotidiano del Varesotto aveva voluto annunciare “la più grande novità dell’anno” e cioè la individuazione del luogo dove spostare tutte le antenne. Questo avrebbe dovuto essere rappresentato dalla cima del monte dove “è già presente un’antenna dell’esercito, che non può essere spostata. L’idea sarebbe stata quella di costruire due o tre nuovi tralicci, dove inserire i trasmettitori di segnale che oggi trovano posto nelle antenne”.
Della proposta di Clerici, per via soprattutto della mancanza di autorizzazioni, non si è più saputo nulla, ma, dopo di lui, molti altri suoi successori che avevano affrontato la stessa questione, avevano dato idea che tutto fosse in via di risoluzione.
Sono, perciò, a dir poco rimasto sbalordito quando ho appreso dagli organi di informazione varesini, come una ricerca dei consiglieri tegionali del Movimento 5 stelle, abbia messo in evidenza la assoluta mancanza di un accordo operativo per la delocalizzazione della selva di antenne di cui sopra. Scrivo “sbalordito” perché avevo saputo che era stato fatto un piano prodromico allo spostamento delle antenne e contavo che l’accordo di programma firmato nel luglio 2007 tra Comune, Regione e altre istituzioni per lo spostamento delle stesse (di cui avevo sempre appreso dagli organi di informazione) potesse portare a realizzazione proprio quel piano.
Mi sono quindi rivolto alla Regione Lombardia, al Comune di Varese e al Parco Campo dei fiori per richiedere l’apertura immediata di un tavolo di confronto attraverso il quale si possano definire esattamente i compiti di ciascuno per lo spostamento delle antenne (molte delle quali fuori uso).
Non è possibile che si continui a fare finta di niente. Non si può continuare a rimandare la risoluzione di un problema di inquinamento ambientale che opprime tutti i varesini. Il Grand Hotel Campo dei fiori, lo abbiamo scritto, è un emblema della varesinità che non può essere oltraggiato oltre.
La regione Lombardia sta studiando che cosa poter fare per il lago di Varese. Si decida anche come sollevare i varesini da questo vero e proprio incubo elettrico.
You must be logged in to post a comment Login