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Opinioni

NO PARK A SANT’AMBROGIO

ARTURO BORTOLUZZI - 14/12/2018

s-ambrogioIl signor Domenico De Maria è sempre prodigo di consigli nei confronti dell’associazione che rappresento. Mi ha avanzato la proposta di intervenire a supporto della sua denuncia riguardo alla decima Cappella del Sacro Monte. La crocefissione di Cristo Gesù, che rischia di essere compromessa dalle acque e dagli alberi molto vicini e pericolanti.

Mi propone ora di intervenire per evitare che il terreno prospiciente alla chiesa di Sant’Ambrogio venga trasformato in un parcheggio per auto. Questa proposta è stata avanzata ai rappresentanti del Comune di Varese che sono intervenuti in un incontro organizzato dal movimento civico Progetto concittadino che ha programmato una serie di incontri nei quartieri della città per coinvolgere il territorio nelle scelte urbanistiche.

Leggiamo sul sito internet www.sacromontevarese.net, alla voce dibattiti in corso, un verbale non ufficiale della riunione: “Il primo incontro si è tenuto il 9 novembre presso il Circolo di Sant’Ambrogio, in piazza Milite Ignoto, con la presenza dell’Assessore all’ambiente Dino De Simone e quella del vicesindaco e assessore alla Polizia Locale Daniele Zanzi, oltre a numerosi residenti locali e dei quartieri Sangallo, Fogliaro, Bregazzana, Rasa e Santa Maria del Monte. Fra i temi di discussione il problema parcheggi auto nel rione, secondo uno dei relatori, potrebbe essere in parte risolto con la cessione al Comune di Varese di un’area parrocchiale antistante la chiesa principale di Sant’Ambrogio attualmente utilizzata da ragazzi e ragazze dell’oratorio”.

Il signor De Maria mi ha annunciato quindi di essersi rivolto al Comune di Varese perché salvaguardasse l’area verde a favore dei giovani che la utilizzavano per divertimento.

Propone di “riprendere quel ruolo forte nei quartieri per tornare a coinvolgere ragazzi e ragazze per fare nascere luoghi di aggregazione giovanile che diano una risposta all’esigenza di socialità come la riapertura di spazi di aggregazione socioculturali e sportivi”.

Ho fatto mia questa proposta e ho scritto al sindaco e all’assessore dei servizi educativi del Comune di Varese, perché sposino quanto proposto. Della questione tutela dell’area verde devono essere i primi paladini consapevoli i giovani, che devono innanzitutto capire di essere della stessa i reali comproprietari, e che devono utilizzarla con continuità. Sono convinto che solo questo possa essere un giusto escamotage per difendere dalla cementificazione un’area votata allo svago.

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