Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

In Confidenza

ESSERE UMILI

Don ERMINIO VILLA - 14/12/2018

giovanniSia Giovanni che Gesù indicavano alla moltitudine un cammino nuovo. Ma Gesù, dopo aver aderito al movimento del battezzatore e dopo essere stato da lui battezzato, ha fatto un passo in più e ha dato vita al suo movimento, cominciando a battezzare le persone nel fiume Giordano, quando lo faceva anche l’altro.

Gesù, il nuovo predicatore, aveva un certo vantaggio sul Battista. Battezzava più gente ed attraeva più discepoli. Per questo sorse una tensione tra i discepoli di Giovanni e quelli di Gesù riguardo alla “purificazione”, cioè al valore del battesimo. I discepoli di Giovanni Battista provavano una certa invidia, perciò andarono a parlare con Giovanni per informarlo del movimento di Gesù.

La risposta di Giovanni ai suoi discepoli è una bella risposta, che rivela la sua grandezza d’animo. Li aiuta a vedere le cose con più oggettività. E si serve di tre argomenti.

Nessuno riceva nulla che non gli è dato da Dio. Se Gesù fa cose così belle, è perché Dio gliene dà la facoltà. Invece di invidia, i discepoli dovrebbero sentire gioia.

Giovanni riafferma di nuovo di non essere lui il Messia, ma solamente il precursore, colui che precede e introduce…

E alla fine usa un paragone, tratto dalle feste delle nozze. In quel tempo, in Palestina, il giorno delle nozze, a casa della sposa, i cosiddetti “amici dello sposo” aspettavano l’arrivo dello sposo per poter presentarlo alla sposa. In questo caso, Gesù è lo sposo, la moltitudine è la sposa, Giovanni è l’amico dello sposo. Giovanni Battista dice che, nella voce di Gesù, riconosce la voce dello sposo e può presentarlo alla sposa, alla moltitudine.

È arrivato dunque il momento in cui la sposa, la gente, lascia l’amico dello sposo e va dietro a Gesù, perché riconosce in lui la voce del suo sposo! Per questo è grande, è completa l’allegria di Giovanni, che non vuole assolutamente nulla per sé! La sua missione è solo quella di presentare lo sposo alla sposa! La sintesi del suo pensiero è tutta qui: “È necessario che lui cresca e che io diminuisca!“. Questo è anche il programma di qualsiasi seguace di Gesù.

Immenso Giovanni che sa farsi da parte perché capisce che è il momento di andarsene, di voltare pagina.

Gesù lo definirà come “il più grande degli uomini” mai esistiti. E ha ragione: Giovanni è grande proprio per la sua umiltà autentica e fattiva, per la sua capacità di trovare il suo ruolo all’interno della grande storia di salvezza che Dio intesse nelle nostre piccole storie. Giovanni passa la sua vita cercando l’Assoluto. Di sé lui stesso dà questa definizione: “Io sono voce”. Questo gli ha svelato il deserto: è una voce imprestata alla Parola, che è come dire “l’amico dello sposo”.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login