L’idea del concorso sorse quasi per caso. Come capita assai di frequente. Lo scorso dicembre in un locale del Centro Polivalente Anziani di Induno Olona, quella Casa di riposo celebrata e pluripremiata tra le prime 10 migliori d’Italia, Babbo Natale aprì un suo Ufficio postale accanto ad una lussuosa e fantastica residenza da favola. Un robot simpatico e chiacchierone accoglieva tutti, grandi e piccini, venuti ad imbucare le loro letterine. Questo faceva parte di una missione che l’Asfarm, l’Azienda speciale dei servizi socio sanitari del Comune che gestisce la casa, svolge da anni per avvicinare anziani e bambini, struttura assistenziale e scuole, in un progetto di collaborazione e integrazione tra le diverse generazioni.
La partecipazione fu numerosa e subito gli organizzatori pensarono di dare un premio alla migliore letterina. Un lavoro complesso, lungo per il gran numero delle letterine. Difficile la valutazione dell’autenticità dei piccoli autori. Evidenti gli interventi di invadenti i genitori che ci avevano messo il naso…e la penna. Quindi, primo insegnamento : un concorso serio che garantisse correttezza ed autenticità non poteva che essere svolto in ambito scolastico. Di conseguenza già dallo scorso gennaio sentiti pareri e consigli di insegnanti e dirigenti scolastici si cominciò a mettere a punto il progetto.
Il secondo luogo la lettura di quelle letterine accanto alla tradizionale richiesta di giochi, giochini e giocattoli, rivelò una domanda di doni ben più necessari alla vita di ogni giorno e allo studio. Disvelò lo spaccato di una situazione sociale talvolta drammatica. Basti pensare che un bambino, nell’anonimato, chiese a Babbo Natale il dono di un piatto di pasta da consumare ogni giorno. Mentre una coppia di fratellini si aspettavano di avere un tetto, una casa vera per loro ed i loro genitori. Da parte sua una bambina narrò di un piccolo corteo per la pace ed introdusse così un altro argomento fondamentale. Occorreva dunque aprire, dare al concorso un respiro molto più ampio.
Dicono gli organizzatori del bando “La letterina deve rappresentare una occasione per affrontare il rapporto con Babbo Natale in un modo nuovo e diverso. Non la solita inflazionata lista di giocattoli e di doni ma uno scritto ampliato ai molti momenti del presente e del passato. Un arco di temi ampissimo. Per esempio facendosi raccontare dai nonni i loro Natali, quelli difficili della guerra per introdurre il tema della pace, quelli poveri per introdurre i valori del benessere ed i disvalori dell’eccesso, degli sprechi, Insieme a concetti del civismo : rispettare l’ambiente e difendere il nostro territorio anche alimentandosi con prodotti locali, Ed i doveri della solidarietà verso chi non ha”.
Cosi è nato il PREMIO LETTERINA D’ORO un bella e preziosa targa da assegnare alla migliore letterina a Babbo Natale. Il concorso è stato riservato agli alunni delle classi quarte delle scuole primarie e alle classi prime delle scuole secondarie di Induno Olona, Arcisate, Bisuschio e Porto Ceresio.
Il progetto ha avuto una buona accoglienza pur essendo le insegnanti oberate da offerte didattiche di ogni tipo. Dall’inizio dell’anno scolastico, le classi partecipanti si sono messe al lavoro alla scoperta della realtà della vecchiaia riflettendo sul ruolo propositivo e critico che può avere il patrimonio di esperienze umane individuali e collettive accumulate dagli anziani.
Tutto questo in coerenza con la missione manifestata più volte dall’Asfarm di coinvolgere felicemente gli anziani della sua Casa con la comunità del territorio, scuola e bambini in particolare.
Nelle ultime settimane l’interscambio è stato nutrito. Anziani della casa di riposo si sono recati alle scuole Don Lorenzo Milani ed Arturo Ferrarin a parlare dei loro Natali mentre alunni di altre classi sono giunti alla Casa di riposo con lo stesso scopo di interrogare i vecchi ospiti.
Una gragnuola di domande a non finire. Risposte puntuali. Una summa vera e propria di cultura natalizia, uno spaccato di tradizioni religiose, modi di festeggiare, abitudini alimentari, evoluzione dei tempi. In una Italia, lungo stivale ricco di mille diversi modi di rivivere e celebrare la nascita di Gesù. Chi vi portava i doni ?…. Gesù Bambino, ma nella bergamasca li portava Santa Lucia e in Puglia San Nicola. Babbo Natale venne molto dopo… dal Nord.. Ma proprio dal Nord? Il Santa Klaus che ha globalizzato anche il Babbo Natale non è forse l’erede del nostro barese San Nicola ?
Facevamo i presepi, ricchi o poveri,… e l’usanza dell’albero di Natale venne dopo… ma ci adeguammo e godemmo anche lui coi mandarini e le caramelle che ci offriva… Quale il dono che vi piacque di più e che non avete dimenticato? Quale il Natale più bello o più triste ? Che cosa mangiavate a Natale ? Andavate alla messa di mezzanotte ? E via con le domande e le risposte.
E i bambini musulmani, alcuni dei quali siedono nei banchi delle stesse aule, che cosa festeggiano a fine anno ? I bambini ricevono doni e quali ? Domande e risposte che possono rappresentare un momento di integrazione multietnica.
Un patrimonio di conoscenze del passato da sfruttare andando ad intervistare i propri nonni e bisnonni. Perché no ? La cultura l’abbiamo in famiglia, non solo sui libri.
Intanto cosa evitare oggi che tutto spinge al consumismo eccessivo ? Le cose inutili, effimere, ruba soldi. Questi gli insegnamenti.
Oltre la LETTERINA D’ORO ci saranno tanti altri premi. Per tutti. Tre per categoria per le IV e per le I. Premi anche per i fuori concorso, cioè per tutti i bambini delle classi escluse e per tutti coloro che verranno, come sempre, a portare la loro letterina a Babbo Natale. Saranno essenzialmente premi in materiale didattico, cose di cui sente particolarmente necessità la scuola, ma ci saranno anche premi a sorpresa. Natale è vicino ed occorre fare presto.
Babbo Natale è giunto mercoledì in treno direttamente dalla Lapponia. Lo hanno atteso alla nuova stazione ferroviaria internazionale di Induno Olona, centinaia di bambini vocianti e allegri coi loro flauti e tamburi. Un benvenuto coi fiocchi. Poi tutti insieme in corteo ad omaggiare il Sindaco ed infine l’entrata nel Parco della Pace, dove ha sede il Centro Polivalente I bambini con poesie, filastrocche, canzoncine hanno augurato buon lavoro a Babbo Natale. Il simpatico personaggio con un gioioso proclama di saluto, ha preso possesso della favolosa residenza indunese, dove riceverà grandi e piccini che giungeranno a portare le loro letterine.
Chi lo ha visto parla di un antro delle meraviglie. Tutto semovente: operai che maneggiano sacchi di letterine, orsi ed orsetti che ti offrono la buca parlante delle lettere, animali, animaletti, Elfi animati, gioiosi. Suoni, luci cangianti. E doni, tanti doni, scoperti o a sorpresa. Naturalmente Babbo Natale è giunto ben rifornito di strenne. Le ha portate direttamente dal suo glaciale Paese, caricate all’inverosimile su una slitta. Trainata da chi ? dalle solite renne ? Certamente, ma per viaggiare più in fretta, superare il ritardo, alle renne Babbo Natale ha regalato piccole biciclette… così gli animaletti pedalano veloci con grande impegno. Come i Pizza drive per capirci….. vedere per credere.
Una visita a Induno per portare letterine e godere il fascino di un ambiente da sogno sarà la meta di tanti piccini e meno piccini nella prossima vacanza natalizia.
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