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Garibalderie

MEDIAMENTE

ROBERTO GERVASINI - 14/12/2018

radicaleUn tangibile cambiamento, come preannunciato in campagna elettorale la scorsa primavera, è in atto: a Corinaldo, borgo natale di santa Maria Goretti, uccisa ancora dodicenne, nuovi adolescenti ma ubriachi e drogati, avrebbero creato qualche scompiglio in discoteca e il fatto avrebbe causato la conta di cinque morti ammazzati. Attendiamo altre eclatanti conferme dei cambiamenti in atto con una prossima occupazione di piazze con auto blu da parte di manager di grandi e medie aziende, con autisti in giacca e cravatta, per manifestare contro i significativi cambiamenti voluti dall’ attuale Governo del Bel Paese. I “giornalini” ed i pennivendoli (altrimenti definiti ”giornalisti puttane” secondo il parere di gruppi della maggioranza al Governo), daranno notizia di ciò, naturalmente, essendo contro l’interesse del popolo italiano. Giustamente nel gruppo dei “giornaloni “ da punire è entrata anche Radio Radicale, che da 40 anni trasmette notizie non confezionate ma, orrore e dolore, manda in diretta, fresche fresche, le assemblee di tutti, ma proprio tutti i partiti; manda in onda le sedute della Camera e del Senato; manda in onda processi di mafia integralmente con trasmissioni che durano notti intere e quanto mai utili per capire il disastro che ci circonda.

Radio radicale si definisce organo del Partito radicale transpartito e transnazionale che per Statuto non si presenta ad alcuna tornata elettorale e per questo i radicali si sono scissi ed Emma Bonino se n’è andata. La radio tiene un corrispondente negli USA, uno in Cina, e quotidianamente una rassegna stampa estera da Bruxelles con l’ottimo David Carretta oltre a quella italiana col mitico Bordin e la sua tosse cronica. Se si vuole capire veramente e seriamente quali cambiamenti sono in atto, Radio radicale, settimanalmente, da 21 anni, lascia 40 minuti ad Edoardo Fleischner, docente alla Statale di Milano, che parla di media e dintorni dando una marea di dati e numeri, scadendo per questo motivo a livello di meretrice, contro il popolo italiano. Il CENSIS pubblica questa settimana una radiografia del Bel Paese ed al capitolo 54 parla di media. Nel frattempo “We are social “ negli Usa ha fatto avere interessanti notizie sulle tribù dei lettori e degli spettatori, anche per l’Italia, dove un vero cambiamento è in atto. Intanto occorre dare un dato: in ottobre 2018 gli abitanti del pianeta Terra erano all’ incirca 7 miliardi e 655 milioni; di questi la bellezza di 4 miliardi e 766 milioni sono connessi ad Internet e sono il 60% del totale.

In Italia il 78,5% degli abitanti è connesso ad Internet. I siti più visitati nel mondo sono Google e You Tube. La durata media mondiale della connessione a Google è di 21 minuti, in You Tube molto più lunga, in Wikipedia è di 3 minuti e 40 secondi.

La bella notizia è che Facebook è in forte calo, fino al 9% di aderenti in Italia e questo potrebbe incidere sul Pil tenuto conto del tempo riguadagnato quotidianamente per non dover postare “like” e litigare. Sul Pil incide anche la velocità di connessione sulla rete fissa con i megabyte/sec. Singapore è in testa con una velocità media di 189MB/sec. Seguono Islanda ed Hong Kong con oltre 110 MB/sec. Il primo Paese dell’Europa continentale è la Romania con 102MB/sec. Seguono gli USA. Per la rete mobile si arriva a 63MB/sec in Australia, Quatar e Singapore.

Un cambiamento significativo di scelta tra i lettori in Italia si è verificato tra il 2017 ed il 2018 (ottobre): torna in auge per l’informazione la Tv coi vecchi telegiornali confezionati e il 65% di guardoni (+5% in 12 mesi).

Ci si informa in tre modi: guardando la Tv (anche online); leggendo (carta stampata, crollata, oppure online); ascoltando la radio (in aumento). La carta stampata, tra la categoria dei lettori, è scesa al 17% contro il 63% dei lettori online ed un 10% di lettori in tv. Radio Radicale, giornalone, è in crescita di ascolto. Le informazioni che arrivano dagli Usa e dal CENSIS riguardano i campi più disparati e ci siamo limitati a poche cose sull’Informazione. Ci sarebbe da aggiungere notizie sulla Terza Guerra Mondiale in atto con l’arresto in Canada di Meng Wan Zhou da parte delle truppe USA che impongono a tutti, loro, i soli padroni, le sanzioni all’Iran dalle quali noi italiani siamo stati benevolmente esentati dal signor Trump, bontà sua. Le organizzazioni internazionali esistono? È una guerra fredda, senza cannoni e missili, reticolare, di spionaggi, incursioni nelle trincee nemiche con fake news, di rapine di brevetti, di segreti bancari, di finanza, di pressioni politiche occulte e di geopolitica e durerà, sempre più violenta.

Aggiungiamo un ultimo dato che vede l’Italia in ottima posizione e riguarda la robotica applicata alle attività d’ impresa e calcolata in numero su gruppi di 10.000 lavoratori. Si capisce dalla classifica dove si sta spostando il baricentro del Mondo, in Asia. L’Italia è ottava al mondo dietro gli Usa e questo ci dice delle straordinarie energie e capacità tecniche dell’impresa italiana che lotta contro due scogli: il Governo e la globalizzazione.

In testa è la Corea del Sud; seguono nell’ordine Singapore, Giappone, Germania, Svezia e Danimarca.Della Cina non si hanno dati sui robot ma certamente non sono sindacalizzati anche se l’intelligenza artificiale ci riserverà grandi sorprese, si spera, e finché anche i robot, dotati di qualche intelligenza artificiale, non inizieranno a seguire i telegiornali del canale unico e logicamente popolare della tv.

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