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REGOLARI BURRASCHE

ETTORE PAGANI - 07/12/2018

Nel calcio-burrasca all’estero in spiacevole evidenza due concittadini River e Boca non hanno mancato di presentarsi sul campo per la battaglia da derby. A onor del vero e a ben pensarci la cosa non risulta nuova. La ruggine che corrode le aste dei vessilli delle due squadre è ormai più che super-corrotta. Diciamo anche che i giornali e media in generale l’hanno ingigantita per via di quella pietra lanciata al mezzo di trasporto del Boca con conseguenze anche fisiche sul capitano della squadra colpito ad un occhio da un vetro in rottura.

 Gli assalti e dintorni toccati al pullman di una squadra non sono purtroppo una novità. Verificandosi – così come è stato – un po’ da tutte le parti, Italia compresa.

 La ferita al giocatore ha, invece, giustamente preteso il rinvio della partita posto che il Boca avrebbe dovuto giocare a ranghi ridotti.

 Nulla di nuovo sotto il sole rispetto a lanci di petardi da una tribuna all’altra o da un gruppo di tifosi all’ altro.

 Al riguardo, però, lo scalpore è stato – si diceva – ingigantito richiamandosi soprattutto all’insufficiente forza delle società responsabili di un fatto negativo e non ci sono state più gravi sanzioni.

 A parte che nel caso specifico non pare che potesse essere poi tanto semplice per quelli del River predisporre una scorta sicura al pullman in arrivo, ma che tale incombente semmai sarebbe toccato ai mezzi dell’ordine pubblico.

 Si insiste – qui – nel dire che l’evento è stato sicuramente gonfiato. E questo pare logico sinché al calcio non verranno applicate regole più drastiche sotto tutti i profili da quello che succede nei campi a quello che capita fuori.

 Insomma che la gravità sia da imputare alle società pare piuttosto discutibile; per essere sicuri occorrerebbe qualche plotone di forze dell’ordine a presidiare la zona.

 Bello nei suoi aspetti positivi, il calcio si è troppo potenziato in quelli negativi, facendo diventare problematico contenerli.

 Tutto è accentuato, così da rendere difficoltosa ogni azione di contenimento, dalle scommesse sui risultati a opera degli stessi interpreti, anche a carico di presidenti e via di seguito fino ad arrivare ad accordi tra la società e gli ultrà che ricevono biglietti di ingresso allo stadio a prezzi normali per essere poi rivenduti a prezzi di gran lunga superiori ai fini del riciclo.

 Il tutto che, nella sostanza, si ritiene di contenere con provvedimenti assolutamente insufficienti, per poter giungere a risultati efficaci.

Così stanno le cose. Quindi niente di nuovo dall’America latina, purtroppo.