In Confidenza

FARSI PROSSIMO

Don ERMINIO VILLA - 07/12/2018

“Venite e vedrete” (Gv 1,38-39). Oggi lo sguardo di Gesù si posa sui giovani e le parole che rivolge loro sono un invito ad andare presso di lui.

C’è dunque, all’origine di ogni vocazione, uno sguardo che interpella, una voce che chiama, un impulso che spinge fuori da sé. Pur nel frastuono generale che stordisce un po’ tutti, questo appello continua ad offrire occasioni di discernimento per scoprire il progetto di Dio sulla vita di ciascuno.

Come i giovani sono in ricerca della volontà di Dio su di loro, così la Chiesa si mette in ascolto della voce, della sensibilità, della fede dei giovani; ne ascolta i dubbi, si lascia provocare dalle critiche, ne valorizza il contributo di riflessione ed esperienze.

Certo per seguire il Signore occorre avere il coraggio di lasciare le comodità e andare incontro agli altri con gesti di tenerezza e compassione.

Infatti seguendo Gesù siamo chiamati a passare dalla logica del dominio, dell’oppressione, della manipolazione a quella del farsi prossimo e dell’accompagnare.

Solo così la Chiesa diventa la “casa dell’ospitalità” e si rivela come madre dal cuore aperto, che sa accogliere specialmente chi è in gravi difficoltà e ha bisogno di maggiori cure.

Nel campo della fede, in particolare, i giovani di oggi non cessano di porsi le domande più fondamentali sul senso della vita, su che cosa e in chi porre la loro fiducia, sul loro futuro…

È fondamentale, a questo riguardo, saper camminare insieme con loro.

Questo richiede di uscire dai propri schemi precostituiti, incontrandoli là dove sono, adeguandosi ai loro tempi e ai loro ritmi; prenderli sul serio nella loro fatica a decifrare la realtà in cui vivono e a trasformare un annuncio ricevuto in gesti e parole, nello sforzo quotidiano di costruire la propria storia e nella ricerca più o meno consapevole di un senso per la propria vita.

Sappiamo che il cattolicesimo oggi non fa più parte della cultura corrente dei nostri giovani, che hanno più stimoli e agenzie educative rispetto alla famiglia, alla parrocchia e alla scuola. I mezzi di informazione, specialmente digitali – tanto per fare un esempio – la fanno da padroni…

Per un giovane, oggi è un po’ meno automatico essere cattolico.

Anche se non mancano le occasioni per vivere una fede autentica, grazie alle attività di parrocchie e oratori, come alle iniziative di associazioni e movimenti…