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POCHE LE RETI AZZURRE

ETTORE PAGANI - 30/11/2018

Occorrono i gol contro il Portogallo: se due meglio, ma piuttosto di niente anche uno solo. Ma se non arrivano neanche schierando tre marcatori tra i più considerati del campionato italiano, buona notte a tutti e non prendiamocela con gli allenatori.

Mancini i miracoli non li può fare così come non ha potuto Ventura. Nel suo esperimento Mancini ha tentato un po’ tutto e se vogliamo qualcosa di buono ha pur dato, ma la palla in rete da sola non ci può andare, eppure gli attacchi alla porta avversaria sono arrivati subito a cominciare dal primo tempo mentre il nostro Donnarumma limitava il suo impegno sostanzialmente a qualche passaggio all’indietro dei suoi compagni.

Il centenario (in azzurro) Chiellini bastava da solo a difendere la sua area con relativo aiuto da un Balducci accompagnato da stupidissimi fischi. Il portiere avversario, invece, bravo nei suoi interventi, non ha dovuto fare miracoli per far da barriera agli azzurri che alla pressione dei colleghi non hanno dato forza con dovute conclusioni.

Ripetiamo, si tratta di un trio determinante per il successo delle relative squadre di campionato: quando non segna Immobile per la Lazio è difficile vincere e questo anche per la fiorentina di chiesa e del Napoli di Insigne.

E allora cosa vuol dire? Che come avevamo detto dopo la fucilazione di Ventura il campionato italiano è fatto oggi come allora di giocatori stranieri con tanti saluti agli Azzurri. Per adesso, poi si vedrà.

Ma non creiamo inutili colpevolezze.