È necessario un riconoscimento legale delle professionalità comunicative esistenti e nuove, nella pubblica amministrazione italiana rivedendo la legge vigente che disciplina la comunicazione degli enti pubblici. Occorre che alle belle parole seguano dei fatti concreti.
Ci vogliono finanziamenti adeguati a modernizzare la pubblica amministrazione. Il Comune di Varese è dotato di un Oiv (Organismo indipendente di valutazione) e di un comunicatore. È effettivamente utile per i cittadini di Varese che siano state istituite queste figure nel Comune?
Secondo le linee guida che si possono trarre dalla vigente legislazione, il fattore fondamentale, per il raggiungimento dei risultati dell’ente, è dato dai contributi degli utenti e dei cittadini attraverso un efficace sistema di rilevazione del loro grado di soddisfazione sui servizi ricevuti. In tale contesto il ruolo principale è svolto dagli organismi indipendenti di valutazione di cui sopra, cui è demandata la verifica della concreta applicazione del principio di partecipazione dei cittadini e degli altri utenti, verificando l’effettiva realizzazione delle indagini, l’adeguatezza del processo di interazione con l’esterno messo in atto nonché la pubblicazione dei dati, con obbligo di tenerne conto sia in occasione della distribuzione dei premi sulla performance organizzativa ai dirigenti, sia nella fase di validazione della relazione sulla performance.
Riguardo il coinvolgimento di utenti e cittadini, si è svolta in questo mese l’assemblea nazionale di Pa Social prima associazione che a livello internazionale è dedicata alla nuova comunicazione via web, social network, chat, digitale, in cui professionisti della trasparenza, dell’ascolto e della partecipazione civica, sono convinti che la comunicazione pubblica debba essere sempre più integrata, crossmediale e aperta, anche nell‘organizzazione del lavoro.
L’assemblea aveva due scopi: promuovere il riconoscimento del nuovo modello organizzativo per la comunicazione pubblica e caldeggiare l’assunzione di una nuova legge al passo coi tempi, gli strumenti e con il cittadino al centro pagina. L’obiettivo del Pa Social era ed è quello di riconoscere delle professionalità comunicative esistenti e nuove nella pubblica amministrazione italiana. Per questo, l’assemblea ha lanciato la campagna per la «Legge 151» sulla nuova comunicazione pubblica. Un lavoro che riguarda tutti: università, Ordine dei giornalisti e Federazione nazionale stampa italiana, associazioni della comunicazione, nuove professionalità.
Facendo nostra la proposta di Pa Social ho scritto al sindaco del Comune di Varese per fare questa proposta organizzativa per quanto riguarda l’ufficio comunicazione, stampa e servizi al cittadino, già adottato da diverse istituzioni nel Paese; in sintesi un team coordinato di tutti i responsabili dei vari ambiti comunicativi e informativi, una redazione unica con 5 desk: 1) rapporti con il cittadino e accesso civico; 2) partecipazione civica e citizen satisfaction; 3) organizzazione di eventi; 4) comunicazione interna; 5) redazione notizie, rapporti con i media e gestione dei siti e dei social interattivi. Farà il sindaco di Varese una conferenza stampa con me per annunciare che questa proposta troverà attuazione?
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