Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Garibalderie

EROICOMICS

ROBERTO GERVASINI - 30/11/2018

sindacoD’istinto, aperta la pagina delle cronache varesine, ho trangugiato un etto di ansiolitici:

“Scossone a Palazzo Estense” annunciava il titolone.

Come non pensare ad edifici pubblici varesini ben poco stabili come la Caserma Garibaldi od il Castello di Belforte? La foto del giornale mostrava un consigliere comunale molto ben pettinato, ma per fortuna nessun crollo a Palazzo Estense.

Letto l’articolo e della richiesta di referendum sul compenso del Sindaco Galimberti, la voglia di prendere in mano un testo classico, molto apprezzato anche da Papa Urbano VIII è divenuta impellente:

Vorrei cantar quel memorando sdegno
ch’infiammò già ne’ fieri petti umani
un’infelice e vil Secchia di legno
che tolsero a i Petroni i Gemignani

Poema eroicomico del Tassoni che narra delle gesta del Conte di Culagna.

Come tutti sappiamo gruppi interclassisti di bosini muniti di cartelli e forconi stazionano da tre anni sotto i balconi di Palazzo Estense urlando inferociti contro il sindaco Galimberti che non concede un referendum sul suo compenso come amministratore di una città di oltre 80.000 abitanti. Il referendum non fa dormire i varesini, è questione vitale per loro. E’ vero, Galimberti, infervorato dalla campagna elettorale, l’aveva promesso e neppure Galimberti è perfetto ma evidentemente il buon senso ha prevalso. Perché? Perché Galimberti, fatti quattro conti “ che anca i pusée gnuch capìsan” percepisce un minimo compenso, peraltro suffragato da un D.M. ( decreto ministeriale ), approvato anni addietro per i sindaci in rapporto al numero di abitanti del Comune che amministrano, il bilancio del Comune, la professione del sindaco che lavora a tempo pieno o meno. Il sindaco di Varese non lavora a tempo pieno; lavora a tempo troppo. Lavora oltre 10 0re al giorno dal lunedì al venerdì, la mattina del sabato e la domenica deve presenziare spesso a qualche manifestazione. Rischia l’arresto per abbandono del tetto coniugale. Forse i figli del sindaco dovrebbero tenere nella cartella una foto del padre.

Ecco, il suo compenso si aggira intorno ai 3200 euro al mese. Il conto è alla portata dell’ignorante medio. Settanta ore la settimana in un mese di quattro settimane comporta una presenza di 280 ore al mese (70×4= 280). Qui il calcolo si fa più complesso perché occorre dividere il compenso netto, 3200 euro, per le ore del mese. Il sindaco Galimberti lavorerebbe per 12 euro l’ora, se l’aritmetica non è un’opinione, circa. L’ artigiano furbetto chiede 28 euro netti l’ora senza fattura, per esempio, e non gestisce una città capoluogo di oltre ottantamila abitanti con non pochi problemi da lustri irrisolti. In Consiglio Comunale a Varese si lavora e anche seriamente e molti dei più attivi e presenti non godono di spazi sui media. Paga sui media la boutade, il gesto, la carnevalata, come i radicali miei amici ben sanno. Che dire ad esempio di un capo, esponente dell’opposizione, Orrigoni, che nei suoi interventi è sempre ben documentato e definito perfino “ Hors Category” anche da amici di sinistra? Non è certo un parvenù e tuttavia quale spazio trova sui media? Chi scrive sostiene convintamente Galimberti, ma la preparazione, l’impegno, il civile interloquire andrebbero evidenziati, soprattutto quando si lavora seriamente nell’interesse della città, anche dall’opposizione, e non per una ribalta personale.

Tante cose bollono in pentola. Facciamo una breve panoramica a 370 gradi come dicono membri del Governo: la sistemazione dell’area stazioni;le varianti del PGT; il parcheggio di Via Sempione e quello agognato all’Ospedale Del Ponte che finalmente sono avviati, la rivoluzione dell’illuminazione led in città col risparmio di circa 600.000 euro l’anno di spese; le piste ciclabili compresa quella di Viale XXV aprile provvidenziale ed utile per noi ciclisti; Nature Urbane che necessita di ripensamenti; la sistemazione dei Musei ed il rilancio dell’Isolino Virginia…È già moltissimo rispetto al passato. Ecco, i varesini non dormono di notte: vogliono votare il referendum, si capisce. Ma per favore !

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login