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ALTERNANZA DI COLORI

ETTORE PAGANI - 05/10/2018

Le mediocrità di un presente sportivo locale hanno largamente preso il posto del fiorire dei tempi andati ora che il calcio nostrano ha dovuto voltare la rotta su porti di ben scarsa legature cerchiamo almeno di sperare che sul vascello bianco-rosso non piombino altre bufere a peggiorare una situazione di scarsa forza a remi e timone.

Pur lasciando posto a qualsiasi anche minuscola speranza, non può non che respirarsi aria di carestia.

Nel calcio chiaramente ma anche nel resto.

Per noi varesini poi cui è rimasto nel cuore e nella mente un passato più che fulgido è impossibile non sentire qualche nodo in gola.

Si diceva del calcio ma anche pensando al resto le carte in mano non sono confortanti.

Di jolly, insomma, non ne arrivano quanto meno a far pensare alla possibilità se non di “poker” o di una “scopa” almeno a qualche tris o settebello.

È una rassegnazione quella che ci tocca che rende necessario l’abbandono di ogni ricordo.

E allora lasciando da parte tempi gloriosi – si diceva – quanto a calcio ma con riferimento un po’ generale.

Resta aperta la porta di un basket che si spera possa avere una partenza più felice rispetto allo scorso anno e con più largo spazio del solito quelle sul ghiaccio dei Mastini che se non altro dovrebbe almeno appagare un avvenuto risveglio societario anche in fatto di acquisti.

L’avvio è stato promettente non quanto a gioco ma anche a risultati tra i quali – per maggior soddisfazione dei tifosi – la vittoria nel derby con il Como.

Che il cammino, ora, prosegua! E, se sarà così che il pubblico torni in buon numero a sostenere, con forza, il “giallo-nero”.