Mondiali in salita per gli azzurri. Non certo con riferimento al percorso ma alle possibilità di vittoria.
Ed al riguardo pare molto apprezzabile la cautela già espressa dal CT Cassani non certo priva di speranze ma, giustamente, suscettibile di incertezze e questo con le logiche riserve sulla preparazione dei due punti base della formazione Nibali e Aru entrambi in fase di recupero da infortuni. Il secondo addirittura forfettario all’ultimo momento.
Tutto da rivedere. Tutto può essere. Per esempio, se si vuole tornare al passato a quel recente mondiale cioè, che Nibali aveva preparato in maniera strepitosa e che finì nel peggiore dei modi.
Tutto questo rende più che logiche le riserve di Cassani che ha palesemente dichiarato di guardarsi bene dall’accantonare le speranze ma per forza di cose non potersi permettere di avanzare certezze.
Allo stato attuale si potrebbe sperare in un arrivo in volata dove il Viviani del momento potrebbe consentire buone certezze. Le sue qualità di velocista stanno ottenendo risultati da forma perfetta a cominciare da quell’ultima tappa alla “Vuelta” in cui il nostro non solo si è imposto ma battendo avversari di assoluta validità tra cui quel campionissimo delle volate che porta il nome di Peter Sagan degnissimo portatore della maglia di campione del mondo.
Vada come va a noi rimangono le speranze che l’azzurro si trasformi nei colori dell’iride. Quei colori che, al femminile, sembrano più spendere nei pronostici proprio in contrapposizione ai maschi. Aspettando e sperando.
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