Ambiente

UN COMITATO PER BIUMO

ARTURO BORTOLUZZI - 06/09/2018

È nato un comitato civico che intende difendere i diritti degli abitanti di Biumo inferiore di Varese, perché questi possano godere indisturbati degli spazi verdi a loro dedicati (e nel caso parco Perelli). Il comitato vuole anche che questi spazi vengano valorizzati. Dagli organi di informazione ho saputo che il Comune di Varese ha ascoltato le richieste del comitato e ha promesso un intervento dell’assessorato alla Tutela ambientale.

Ho quindi scritto al vicesindaco per manifestargli il mio applauso per l’atteggiamento e per tutte le cose fatte.

Gli ho detto quanto sia importante controllare la frequentazione impropria di un’area verde e lo svolgimento di una sua protezione a tutela dei residenti e dei frequentatori della stessa che siano, soprattutto, bambini.

È quindi assolutamente giusto che il comune di Varese intervenga, laddove i nuovi arrivati si approfittino impropriamente di spazi dedicati a tutto il pubblico.

Da parte dell’associazione che rappresento (Amici della terra Varese), detto questo, è stato fatto anche presente lo stupore per il fatto che lo stesso vicesindaco non abbia finora espresso una identica volontà per adeguatamente riprendere le malefatte che avvengono da parte di giovani varesini, per esempio, in via Cavallotti, dove, più volte, è stata denunciata la presenza, dopo il fine settimana, di urina e di bevande su strada, di bottiglie rotte, la compromissione delle fioriere e il deposito incontrollato dei sacchi dei rifiuti.

Amici della Terra Varese ha anche inviato all’attenzione del Vicesindaco fotografie comprovanti tutto ciò.

Non si dica, poi, che noi si sia contrari alla frequentazione da parte degli universitari del centro di Varese, come riferito dai gestori dei locali. Rifiutiamo di ammettere che le nefandezze di cui sopra possano essere proprie solo di allievi universitari.

È una sciocchezza affrontare in questo modo (con una simile pochezza), la questione che noi denunciamo su invito di nostri soci, residenti o esercenti attività commerciali in centro città di Varese. Al vicesindaco abbiamo fatto presente come debba comunicare con il Prefetto perché possano essere messe delle telecamere che filmino quanto accade nel parco Perelli e nel centro città dove è in essere un chiaro regolamento comunale che attiene al decoro del centro storico e che non ammette quanto accade ora in via Cavallotti. Non è movida. È invece inciviltà che è giusto contrastare e non accettare quasi fosse un atto dovuto.

Quello che manca, secondo me, è un adeguato controllo da parte dei vigili urbani che operano insieme alla polizia di Stato per garantire proprio la massima tutela del corpo sociale.

Nel centro storico di Varese esercitano il proprio lavoro persone che non possono essere invase da odori molesti e sporcizia.

Altra questione è quella che riguarda gli immigrati. Sappiamo quale sia di ognuno che frequenta abitualmente il parco Perelli la residenza? Svolgono tutti costoro una occupazione? La abitazione che li accoglie, è strutturata in modo appropriato e degno (dispone di tutti i servizi necessari)? Se tutto questo fosse verificato positivamente, sarebbe assolutamente giusto che questi siano adeguatamente ripresi. Va fatto loro capire che è ingiusto e non ammissibile creare inconvenienti a coloro che risiedono (come, del resto loro stessi) in una città che non può venire offesa. Tutti i cittadini hanno diritto di poter godere degli spazi urbani di pubblica proprietà.

D’altra parte è giusto che gli immigrati possano godere del cibo in modo sufficiente, della preparazione e di una istruzione adeguata. Gli ho anche fatto presente, in proposito, come abbia chiesto all’Assessore ai servizi sociali (che non ha benché minimamente risposto) se il Comune di Varese (che già collabora in questo senso con la Regione Lombardia per quanto riguarda il Fondo Fami) non possa godere di appositi finanziamenti dalla Ue?