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Cultura

UN PREZIOSO RESTAURO

PAOLA DIFONZO - 20/07/2018

annunciazione-museo-collegiata-castiglione-olonaNella terza sala del Museo della Collegiata di Castiglione Olona è esposta la tavoletta raffigurante l’Annunciazione attribuita ad Apollonio di Giovanni (Firenze, 1415 o 1417-1465) pittore e miniatore che a Firenze fu a capo di una fiorente bottega specializzata nella decorazione di cassoni nuziali e deschi da parto.

L’opera è stata recentemente restaurata dalla ditta Icsa di Sesto Calende, sotto il coordinamento della dott.ssa Isabella Marelli, funzionario della Soprintendenza di Milano. L’intervento conservativo è stato principalmente motivato dall’attacco da parte di insetti xilofagi che avevano danneggiato soprattutto la cornice.

Sono state condotte alcune fasi di indagine diagnostica (riflettografia infrarossa, fluorescenza ultravioletta, infrarosso a falsi colori), si è poi preceduto al trattamento di disinfestazione, alla pulitura della pellicola pittorica e alla reintegrazione delle lacune. “Attraverso le analisi scientifiche è stato possibile apprezzare alcune caratteristiche del modo di procedere del pittore, comprese delle variazioni tra il disegno originario e il dipinto finito – dichiara la dottoressa Laura Marazzi conservatrice del Museo della Collegiata di Castiglione Olona – particolari che senza il restauro non sarebbero emersi”.

Nonostante non sia nota la provenienza di quest’opera, è importante sottolineare come, già dalla fine dell’Ottocento, sia stata oggetto di interesse da parte dei maggiori storici dell’arte per la sua alta qualità pittorica. L’intervento ha svelato la presenza di incisioni antiche sulla tavoletta: tra le più significative sono state rilevate la scritta “umbra” sopra l’ombra che proietta la Vergine sul muro dell’architettura rinascimentale all’interno della quale è inserita e un nome di difficile interpretazione, probabilmente “Antonio”, che compare sulla lesena in primo piano appena sotto al capitello.

La dottoressa Marazzi fa notare inoltre un elemento che presenta una certa rarità sul piano iconografico: nel dipinto si osserva il Bambino che discende sui raggi d’oro verso la Vergine tra il Padre e la colomba, simbolo dello Spirito Santo: “Questo aspetto distingue l’Annunciazione da come è rappresentata nella maggior parte dei casi”, afferma la conservatrice. In corrispondenza del Bambino il colore è quasi completamente perduto, segno forse del tentativo di cancellare un’immagine che soprattutto dalla metà del Cinquecento poteva apparire poco ortodossa.

Il restauro eseguito ha confermato l’elevata qualità artistica e la cura nei dettagli degni di un abile miniatore quale fu Apollonio di Giovanni, tra cui si segnala la raffinata architettura che echeggia di esempi risalenti al primo Rinascimento fiorentino.

“Vale la pena soffermarsi a meditare davanti a quest’opera per i molti significati che sa trasmetterci”, dice il parroco di Castiglione Olona don Ambrogio Cortesi che si rallegra per l’ottima riuscita del lavoro realizzato con maestria.

“Abbiamo molti altri progetti di restauro in cantiere” dichiara il direttore del Museo della Collegiata dottor Dario Poretti, “Alcuni sono già finanziati e pronti a partire, altri sono alla ricerca di uno sponsor. Privati e aziende possono fare molto per tutelare il patrimonio storico-artistico, tanto che a costoro lo Stato riconosce con la deducibilità delle erogazioni liberali”.

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