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Garibalderie

COMMEDIANTI

ROBERTO GERVASINI - 20/07/2018

commediaI segni premonitori di un destino cinico e baro che vede gli italiani sempre in guerra con la matematica,i numeri, le somme e le sottrazioni, si palesarono subito, il 17 marzo del 1861: il primo Re d’Italia diventava Vittorio Emanuele , ma secondo, col numero due.

In Italia due più due non fa mai quattro per tutti e se qualche giornalista poco dedito alla ciance ( Vittorio Emiliani su Il Fatto Quotidiano dell’11 luglio) fornisce numeri, dati ufficiali, non trova lo spazio che meriterebbe. ISTAT ed INPS forniscono una serie di valori statistici che non sono contestati da nessuno, come il teorema di Pitagora.

Tito Boeri, presidente dell’INPS, in lotta anche col Governo precedente, fornisce numeri e proiezioni , entrate ed uscite di cassa, mette in evidenza gli sbilanci contabili. E’ naturale che vengano chieste a gran voce le sue dimissioni.

La commedia dell’arte nasce in Italia: Balanzone, Arlecchino, Pulcinella, Rosaura e Colombina (che copre oggi anche l’area gay e trans), Brighella e Stenterello, con milioni di Pantalone, affollano oggi le scene del Bel Paese.

Il livello del giornalismo italiano è pari a quello dei Paesi del Centro Africa, secondo parametri e valutazioni forniti da organizzazioni internazionali. Esistono scuole di giornalismo in Italia dove forse non si trattano gli otto elementi di Tommaso d’Aquino ma dove la regola dei 5 W del giornalismo anglosassone dovrebbe trovare un cenno.

Il motto “Fatti, non pugnette”, efficace sintesi delle 5W anglosassoni, dovrebbe essere stampato sulle porte delle stanze dei giornalisti italiani in buona fede.

Nel dossier scritto da Emiliani, maestro di tanti giornalisti di vecchia scuola, dall’Africa arrivano pochi immigrati e di questi pochissimi si fermano da noi. Ci costano meno che in Olanda e da soli, gli immigrati tutti, producono in Italia tutto il PIL dell’Ungheria che giustamente non li vuole. Nel 1991 la popolazione italiana ammontava a 58.885.336 e nel 2017 a 60.589.445 con un aumento del 2,89%.

Gli stranieri residenti in Italia erano 800.000 nel 1991 e sono 5.046.994 nel 2017 con un aumento del 530%.   Si parla di Invasione in Italia. Gli immigrati sono l’ 8,3% della popolazione totale.

In percentuale sul totale degli abitanti gli stranieri residenti sono in Austria il 14,3%;in Belgio l’ 11,7%; in Germania il 10,5%; in Spagna il 9,5%; nel Regno Unito l’8,6; in Italia l’8,3%. Dei   Macaroni francesi non sappiamo.

Immigrazione e sicurezza andrebbero a braccetto secondo tanta carta stampata e TV. Diamo i numeri: le carceri hanno meno ospiti, i reati contro il patrimonio sono in netta discesa e gli omicidi volontari in Italia erano 2391 nel 1991 e sono stati 348 nel 2017 passando quindi dal 3,7% allo 0,65% con una variazione dal 1991 al 2017 di meno 85,5%. Meno!

Negli anni del Fascio gli omicidi erano oltre 3800 su una popolazione molto inferiore. In Russia stanno all’ 11,3%, ed i pistoleros americani USA sono al 4,88%; la Francia è all’ 1,58%, quasi tre volte il dato italiano. Ma di cosa stanno blaterando in TV e sulla stampa schierata? Qualche pisquano vuole l’esercito. Un popolo di analfabeti di ritorno come il nostro viene facilmente manovrato.

I neri, non si capisce il motivo, son più facilmente individuabili in Italia rispetto a Romeni ed Albanesi che sono in testa negli arrivi sul totale degli immigrati rispettivamente con 23,15% e 8,88%. Seguono Marocco (8,33%), Cina ( 5,59%) Ucraina, Filippine, India (3%) ed il primo Paese dell’Africa sub sahariana è il Senegal col 2% degli arrivi totali in Italia. In compenso 1.400.000 italiani sono emigrati e residenti all’estero.

Dall’ INPS ci dicono che i contributi previdenziali degli immigrati in Italia ammontano a 9 miliardi di euro l’anno, 5 miliardi al netto delle pensioni; sono dati inconfutabili che anche il Ministero delle Finanze conferma. Da soli gli immigrati in Italia sarebbero il 17esimo Paese europeo per il PIL prodotto, davanti giusto all’Ungheria.

L’allarme è un falso. Gli sbarchi son diminuiti del 78% e le richieste di asilo son diminuiti del 50,7% nei primi 5 mesi del 2018. Questi i fatti. Fermando una nave di immigrati un ministro degli Interni anche segretario di un partito politico, come solamente accadeva ai tempi del Fascio, raddoppia i voti ottenuti. L’emergenza vera è data dal livello di ignoranza degli italiani indigeni.

Ignoranza solenne, drammatica, biblica.

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